Rifiuti e accampamenti, degrado a Bolzano Sud

Nonostante l’ordinanza comunale i campi nomadi sono addirittura aumentati Qui sono rimasti i cassonetti lungo la strada: facile abbandonare immondizie


Davide Pasquali


BOLZANO. La nuova zona di espansione produttiva a sud di via Einstein? Un fallimento per la politica, che le amministrazioni provinciale e comunale stanno praticamente ignorando, e da tanto, troppo tempo. A parte lo spreco di aver realizzato costosissime infrastrutture primarie dove nessuna azienda ha intenzione di insediarsi, ora c’è da considerare che l’area è diventata un immondezzaio a cielo aperto, dove proliferano gli accampamenti abusivi. Assolutamente inspiegabile, poi, il fatto che via Gebert Deeg e le strade limitrofe siano le uniche, in città, dove non siano stati rimossi i cassonetti stradali dei rifiuti. E così, mentre nel resto del capoluogo i bolzanini devono dedicarsi a una certosina raccolta differenziata, qui, nel nulla sotto l’Interspar di via Buozzi, è il festival dei furbetti che abbandonano rifiuti.

Cominciamo dalle infrastrutture: a parte fognature, canalizzazioni di acque nere e bianche, fibre ottiche, linee elettriche, ciclabili e marciapiedi, asfaltature eccetera, in superficie sono stati posizionati 18 idranti nuovi di zecca, 51 avveniristici lampioni al led, 72 cartelli stradali, più 29 cartelli per illuminare i passaggi pedo ciclabili che sarebbero tanto ma tanto più utili altrove. Perché qui, bici e pedoni non ne passano. Aziende che si insediano non ce n’è. Soltanto una, al momento, sta eseguendo dei movimenti terra superficiali, che non preludono però a costruzione di alcunché. Almeno prima che i pesanti vincoli urbanistici sull’area non verranno rimossi. Il tutto, insomma, non serve a nessuno. Dopo l’insediamento, anni fa, di Technoalpin prima e Salewa poi, qui è sceso il silenzio. In un campo ci sono ancora i meleti; in un altro il bunker del vallo alpino littorio che si doveva abbattere è ancora fieramente al suo posto. In un accampamento lungo via Francesco Baracca, però, da mesi c’è un accampamento con roulotte e camper e auto. Settimane fa il sindaco aveva emesso un’ordinanza per costringere i proprietari delle aree a denunciare l’occupazione abusiva, per poi poter avviare lo sgombero coatto. Qui, però, non si è mosso nulla. Anzi, da pochi giorni gli accampamenti sono diventati due.

E così, i cassonetti sono sempre pieni. Aprendoli, si vedono: scarpe, libri, cartoni, elettrodomestici, passeggini, cibo, polistirolo, verde in varie fogge, tappeti, bistecchiere, barattoli di vernice. Tutti rifiuti da riciclo. Ma, vuoi mettere, buttarli qui, dove nessuno controlla, dove non ci sono telecamere, dove i bidoni ci sono ancora, sono aperti e tutte le mattine te li svuotano?

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