Sad, 400 «clienti spia» per i 50 posti disponibili 

Operativi tra un mese, saranno ricompensati con un buono-spesa da 150 euro Controlleranno soprattutto gli autisti. I sindacati annunciano lo sciopero



BOLZANO. Incredibile, ma vero. La Sad chiama e gli altoatesini rispondono. Sono quasi 400 le persone che hanno presentato la propria candidatura alla Sad. Il motivo? Essere arruolati come “sentinelle” sui mezzi della società di trasporto extraurbano. Non tanto, pare, per segnalare i cosiddetti “portoghesi”, quanto più per controllare il lavoro degli autisti. Intanto i sindacati, già in vertenza con la Sad da mesi, annunciano uno sciopero per protestare contro l’iniziativa. Animati da spirito polemico o da esperienze incresciose, i 50 controllori in incognito non saranno assunti, ma verranno ricompensati con un buono da 150 euro spendibile nei supermercati della provincia. E forse è proprio questa ricompensa ad aver sospinto la carica dei 400 alle porte della Sad. Intanto, il segretario di Uiltrasporti Artan Mullaymeri si interroga sulla legittimità del provvedimento e sui risvolti che questo avrà sulla privacy degli autisti – nei cui confronti la fiducia della società dovrebbe fondarsi sulla loro consapevolezza delle proprie responsabilità. Lo sciopero indetto dai sindacati sarà tra circa un mese, in concomitanza con l’inizio effettivo dell’impegno dei controllori in borghese.

L’idea, spiegava il direttore di Sad Mariano Vettori già più di un mese fa, è già una realtà negli Stati Uniti e dovrebbe essere volta a migliorare la qualità del servizio. I clienti-controllori dovranno quindi annotare tutte le irregolarità nel servizio offerto, a partire dal rispetto degli orari di arrivo dei mezzi, per arrivare al comportamento degli autisti: il principale bersaglio degli “007” saranno telefonate alla guida e violazioni di altro genere, poiché coloro che viaggiano senza regolare biglietto sono pochi, stando ai dati. È certo però che con questo provvedimento la società intenda tamponare le circa 1300 segnalazioni annue relative alle 650mila corse su gomma fornite in tutto il territorio provinciale, nonostante l’indice di gradimento sia piuttosto alto. Nel bimestre relativo a maggio e giugno 2017, infatti, i clienti hanno premiato con un punteggio di 4,22 (in una scala da 1 a 5) il rispetto degli orari e delle fermate, e la soddisfazione globale per i servizi ha toccato l’indice di 3,99, col giudizio positivo del 95% dei 1122 intervistati.

Il generale appello alla sicurezza è andato a segno: sarà da vedere se i clienti ingaggiati con un buono spesa troveranno pane per i loro denti o se invece la minaccia del “grande fratello” sortirà gli effetti desiderati. Al prezzo, forse, della rottura del patto di fiducia tra azienda e dipendenti, ma a vantaggio di una guida attenta. Tutto nel pieno della débacle tra sindacati e Sad a proposito delle condizioni dei lavoratori, vertenza nella quale, aveva annunciato in aprile Mullaymeri, ci sarebbe l’intenzione di coinvolgere il consiglio provinciale. (s.m.)













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