Sad: «La Provincia difende il feudo Sasa»
L’ad Gatterer contro il presidente della Provincia Kompatscher sull’assegnazione della concessione
BOLZANO. Nessun giro di parole, Ingomar Gatterer, amministratore delegato della Sad, ieri nel corso di una conferenza stampa sulla situazione del trasporto pubblico in Alto Adige, ha detto che il presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher ce l’ha con lui e questo è un “male per l’azienda che dirige e per la collettività, in quanto la valutazione dovrebbe essere fatta solo ed esclusivamente sulla qualità e sull’efficienza del servizio offerto”.
Al suo fianco il giurista Peter Hilpold che ha invitato la Provincia al rispetto delle normative italiane ed europee nell’assegnazione delle concessioni, a meno di non voler incorrere in contenziosi infiniti.
L’avvocato Mariano Vettori, direttore generale di Sad, ha affrontato quindi i temi da mesi al centro del braccio di ferro tra la società e la Provincia. Innanzitutto la trasformazione della Sasa in società in house con l’ingresso della Provincia accanto ai Comuni di Bolzano, Laives e Merano, per garantire l’assegnazione diretta della concessione evitando la gara europea.
«Si è voluto blindare la Sasa - ha detto Vettori - perché da sempre è un feudo della coalizione Svp-Pd. Non a caso alla presidenza c’è un ex sindacalista e politico (Stefano Pagani, sdr). Per fare questo c’è stata una suddivisione in cinque lotti del bacino d’utenza. Una decisione che è in netto contrasto con quanto previsto dal legislatore nazionale e che comporterà un aumento dei costi. Ma l’interesse politico che guida le scelte amministrative della giunta è quello di evitare alla Sasa la gara che metterebbe a rischio la sopravvivenza stessa della società».
«La Sad - ha proseguito Gatterer - ogni anno trasporta 35 milioni di persone e non teme né una gara europea, né una suddivisione in lotti».
Al centro della conferenza stampa, oltre alle modalità di assegnazione della concessione, anche l’acquisto di sette elettrotreni da parte della Provincia fatto - secondo i vertici Sad - senza gara pubblica ma con l’acquisizione diretta dalla società austriaca Öbb. «Sad, gestore del servizio ferroviario in Alto Adige - ha detto l’amministratore delegato - non sa ancora se e quando riceverà dalla Sta i sette treni necessari a sviluppare la propria attività come previsto dal contratto di servizio sottoscritto con la Provincia». Su quest’operazione Gatterer ha presentato un esposto alla Procura.