Salorno, l’arrampicata è di moda

In migliaia frequentano la palestra di roccia nata nel 2010 e disegnata dall’alpinista Stefano Gamper


di Alan Conti


SALORNO. La passione per l'arrampicata non va in letargo e deve trovare uno sfogo anche durante il periodo invernale quando la montagna la si vede con meno frequenza.

E' partita da questa considerazione di Roland Eccli e Stefano Gamper l'avventura che dal 2010 ha fatto di Salorno un centro di riferimento per gli appassionati con la sala boulder vicino alla pizzeria Lido in via Aldo Moro 12. Cinque anni sono più che sufficienti per dire che si tratta di un successo, sia in termini di numero di frequentatori sia come filosofia di gestione che vede Alpenverein e Cai collaborare a stretto contatto. D'altronde ci si inserisce nel solco storico di Salorno: tradizionale laboratorio di contatto tra mondo tedesco e italiano, altoatesino e trentino.

«Gestiamo questa struttura in otto persone, cinque sono soci Avs e tre soci Cai» spiega lo stesso Eccli «e i rapporti sono ottimi». Anche gli ingressi. «Sì, siamo soddisfatti. Nei primi tempi abbiamo toccato le 3.000 presenze, poi l'apertura di una palestra di roccia a Trento ha portato a una contrazione del 20-25%. Oggi siamo sui 1.800. Quando aprì Salewa a Bolzano non avvertimmo lo stesso contraccolpo, stavolta è stato più evidente. Succede perchè abbiamo più appassionati che vengono dal Trentino rispetto all'Alto Adige. In ogni caso non possiamo certo lamentarci». Il tutto, come detto, è esclusivamente votato e orientato alla passione. «Tradizionalmente siamo economici perchè chiediamo da sempre 3 euro per l’attività. Grazie all'aiuto delle istituzioni e alla concessione comunale gratuita non abbiamo alcun affitto da pagare quindi ci basta coprire le spese. Il riscaldamento lo dividiamo con la vicina bocciofila, poi ci sono la luce e i servizi da saldare».

Come è nata, però, questa sala? «Io e Stefano abbiamo espresso la comune volontà di avere qualcosa di simile anche qui a Salorno. Così, insieme a Stefan Steineck della palestra di roccia di Termeno, siamo andati a parlare del progetto all'allora vice sindaco Walter Pardatscher. Fortunatamente il percorso era fattibile e abbiamo ottenuto questa sala dove una volta c'era il bowling».

Una mano importante, come detto, è arrivata dalle istituzioni, comunali e provinciali. «Abbiamo ricevuto circa 12.000 euro dal fondo per le palestre dell'assessorato allo sport di Palazzo Widmann mentre il Comune ci ha sostenuto con circa 40.000 euro. In tutto si è trattato di un investimento da 80.000 euro. Una buona operazione visti i risultati».

D'altronde l'arrampicata scorre da sempre nel sangue di Eccli e Gamper. «Oddio, io sono più modesto di lui – sorride Roland – perchè Stefano nella sua carriera ha tracciato un sacco di vie e ha affrontato le montagne più impegnative che si trovano sul territorio. Dal Sasso della Croce ai percorsi estremi di Reinhold Messner. Non a caso è lui che disegna le vie anche all'interno della sala boulder. Si diverte e ha 190 metri quadrati per sbizzarirsi. Anche questa è la nostra forza».

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