Salvini sceglie Vettorato per la vicepresidenza 

Bessone deluso, “solo” assessore. Il ministro ai suoi: «Studiate e fatevi onore» Anche Kompatscher e Achammer ieri dal ministro per le nuove competenze


di Francesca Gonzato


BOLZANO. In fondo era quasi previsto: la Lega ha riservato un’altra sorpresa nell’ultimo miglio. Matteo Salvini ha indicato ieri Massimo Bessone e Giuliano Vettorato per la giunta provinciale. E ha scelto Vettorato per la vicepresidenza della giunta. L’esperienza come ex assessore a Laives ha pesato più delle preferenze di Bessone, primo degli eletti leghisti. I quattro consiglieri hanno incontrato Salvini nel suo ufficio al Viminale. Ma a Roma, da Salvini, ieri mattina c’erano anche il presidente Arno Kompatscher e l’Obmann Philipp Achammer, un incontro tenuto riservato, informale, per iniziare a discutere di nuove competenze provinciali. Nel pomeriggio Kompatscher ha proseguito i colloqui con gli eletti della Svp per gli incarichi di giunta. Con i due assessori leghisti è ormai scontata la presenza di Maria Hochgruber Kuenzer come seconda assessora, accanto a Waltraud Deeg.

LEGHISTI DA SALVINI. Bessone, Vettorato, Rita Mattei e Carlo Vettori, arrivati in auto la sera precedente, hanno incontrato Salvini, che li ha accolti con Roberto Calderoli. La convocazione era arrivata inaspettata, con tanto di stop mercoledì alla firma ufficiale del programma di giunta (peraltro già depositato). Come leader del partito Salvini ha dettato la linea: il programma va bene (nessuna richiesta di modifica), i due uomini entrano in giunta. Poi il sorpasso di Vettorato su Bessone, che puntava a diventare vice presidente. Anche per questo ruolo Salvini punta sull’ex assessore di Laives, proprio in nome dell’esperienza. Il presidente Kompatscher, informato più tardi da Calderoli della scelta, prende atto dei due nomi e sulla vice presidenza ha ricordato a Calderoli che «la delega è una mia prerogativa». Improbabile però che il presidente decida di andare al braccio di ferro con Salvini sulla vice presidenza. Bessone, anche commissario provinciale, ha provato a rivendicare con Salvini sia il numero di voti che la gestione della campagna elettorale, ma la decisione era già presa. Insistere sarebbe stato solo controproducente. L’asse Maturi-Vettorato ha vinto anche questa volta. «Rispetto la decisione di Matteo Salvini, anche se un po’ di delusione c’è. Lavorerò al meglio per i nostri cittadini», dice Bessone, «Deciderà Kompatscher, ci spero ancora». Rita Mattei ci aveva creduto fino a pochi giorni prima («tre donne in giunta sarebbero state un bel segnale» diceva alle colleghe della Svp): verrà proposta come vice presidente del consiglio provinciale. Vettori farà il capogruppo per scelta e non potrebbe stare meglio. Come vice presidente Vettorato dovrebbe ricevere la delega su Scuola e cultura italiana. In questo caso le deleghe probabili per Bessone dovrebbero essere, energia, ambiente, patrimonio, lavori pubblici, informatica, integrazione.

Fatto l’«en plein», Vettorato commenta: «Sono onorato per la fiducia ricevuta». Poi Salvini li ha messi in riga. La Lega entra in giunta per la prima volta, svolta storica ed esperienza tutta da costruire. La sintesi del discorso può essere questa: bravissimi, adesso tutti a studiare, sarete sotto i riflettori, non fateci sfigurare .Nel pomeriggio Salvini dichiara: «Con enorme orgoglio e soddisfazione ho incontrato i quattro consiglieri della Lega a Bolzano, Carlo Vettori, Giuliano Vettorato, Rita Mattei e Massimo Bessone. Per la prima volta la Lega entra in consiglio provinciale: saranno presto in giunta e avranno deleghe importanti. Sarò a Bolzano, tra breve, di nuovo e con piacere. Buon lavoro ai nostri futuri amministratori».

LA SVP A ROMA. Prima dei quattro leghisti Salvini aveva incontrato ieri mattina Kompatscher e Achammer. Il tema? L’Agenda Alto Adige. Nel programma c’è un elenco di temi che riguardano i rapporti con Roma, dalla richiesta di nuove competenze primarie (Ambiente e scuola) alla delega sulle agenzie fiscali, la Rai e i contenziosi costituzionali. C’è poi da nominare la Commissione dei Sei e da avviare la trattativa per la giunta regionale. «Vorremmo iniziare a lavorare al più presto. Abbiamo chiesto a Matteo Salvini di indicarci gli interlocutori, tra cui la ministra degli Affari regionali Erika Stefani», riferisce Kompatscher. Prima del voto sulla giunta, la «lista della spesa».

LE CONSULTAZIONI. Kompatscher aveva parlato mercoledì con Achammer e Waltraud Deeg. All’Obmann ha proposto di occuparsi delle competenze economiche (non il turismo, destinato a Schuler con l’agricoltura), oltre a Scuola e Cultura tedesca. L’assessora alla famiglia punta ad aggiungere sociale ed edilizia sociale. Ieri colloqui con Thomas Widmann (Sanità e forse altro), Magdalena Amhof (avrebbe respinto la proposta di fare la capogruppo) e Maria Hochgruber Kuenzer, cui potrebbe andare l’urbanistica. Oggi gli altri eletti, tra cui Daniel Alfreider (in pole per Mobilità e infrastrutture). Gert Lanz e Josef Noggler potrebbero entrare in gioco come capogruppo o presidente del consiglio provinciale. Per la giunta regionale in pole Manfred Vallazza con Magdalena Amhof o Jasmin Ladurner. Anche Helmuth Renzler punta alla presidenza del consiglio provinciale. Il presidente terrà per sé le finanze, i Comuni e forse il personale. Il pacchetto deve essere pronto per il Parteiausschuss di lunedì.

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