Sasa pronta a gestire il tram Ora si punta sull’elettrico 

A luglio i primi 5 «e-bus»: si ricaricano in dieci minuti al capolinea, i primi in Italia Gare per 12 mezzi a idrogeno e 38 ibridi. Pagani: «In 15 anni il diesel scomparirà»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Sasa ha tutte le carte in regola per potersi far carico del servizio urbano in qualità di società in house della Provincia per il prossimo decennio. Un appalto, con affidamento diretto ossia senza gara europea, per un controvalore di 250-270 milioni di euro, che verrà definitivamente formalizzato entro l’anno da una delibera di giunta provinciale. Un risultato di cui Sasa e Comune vanno particolarmente orgogliosi e che permetterà alla società di farsi avanti non solo per il presente ma pure per il futuro, per dare ancora maggiore stabilità alla Spa e ai suoi dipendenti. «Siamo pronti a metterci a disposizione di Comune e Provincia per gestire anche la futura linea del tram». Lo sostiene il presidente Sasa Stefano Pagani, lo ribadisce la direttrice Petra Piffer. Conti in regola, know how tecnico, spiccate capacità gestionali dimostrate dal fatto che in questi mesi sempre più “municipalizzate” italiane si stanno rivolgendo ai vertici Sasa per farsi spiegare come si sia (quasi) riusciti a portare a casa l’assegnazione «in house». Vertici Sasa che, però, tengono a illustrare il presente prossimo venturo. Che parla decisamente elettrico.

«La flotta Sasa - chiarisce Pagani - va verso l’elettrificazione. Difficile prevedere con precisione quando sarà completata, diciamo che una stima di quindici anni non è fuori luogo». Intanto, però, adesso Sasa ci sta dando dentro. Tra fine luglio e la fine dell’estate entreranno progressivamente in esercizio i primi cinque bus completamente elettrici. Saranno in assoluto i primi del genere in Italia. Perché di solito i mezzi elettrici si caricano di notte, impiegandoci ore. A Bolzano, invece, per servire la linea 18 verso il parco tecnologico si useranno bus dotati sul tetto di un pantografo. Quando il mezzo sarà fermo al capolinea, un braccio esterno si collegherà al pantografo, sollevato, posto sul tetto e fornirà una carica al bus per permettergli di compiere in tranquillità un altro giro. Dieci minuti e si ripartirà. La colonna di ricarica veloce verrà predisposta alla stazione provvisoria delle autocorriere in fase di realizzazione in via Renon (vedi Benko).

I vertici Sasa inoltre, con il supporto finanziario della Provincia, vedono come imminente un bando di gara per 38 autobus ibridi, diesel più elettrico. Costano più di un bus diesel di ultima generazione ma meno di un bus elettrico. Funzioneranno così: siccome dal punto di vista scientifico si è stabilito che le fasi di maggiore inquinamento sono la frenata prima e la ripartenza dopo la sosta alle fermate, arrivo e ripartenza verranno gestiti automaticamente dal motore elettrico, che poi, durante il tragitto a velocità di crociera, lascerà il posto al motore diesel Euro 6 di ultima generazione, decisamente un altro pianeta rispetto ai cugini precedenti quanto a produzione di inquinanti.

Infine, visti gli ottimi risultati del progetto sperimentale di introduzione dei 5 bus a idrogeno - si tratta di mezzi con motore elettrico ai quali l’energia viene fornita dall’idrogeno - entro luglio verrà indetta una ulteriore gara d’appalto per la fornitura di altri 12 autobus a idrogeno, il cui costo, nei cinque anni dall’avvio del progetto, si sono dimezzati.

Oltre a queste novità, nella giornata di ieri Pagani e Piffer hanno fornito i dati salienti riguardo al bilancio 2017. Oltre 25 milioni di valore della produzione, oltre 23 milioni di costi di produzione, quasi 270 mila euro di utile di esercizio, di cui il presidente Pagani va particolarmente fiero. L’età media della forza lavoro è di 48,2 anni, le donne rappresentano il 10% del totale dei dipendenti, l’anzianità media di servizio è di 13,1 anni. L’anno 2017 si è chiuso con un aumento del numero delle risorse umane da 336 a 338 unità. Nel 2018 è previsto un aumento di circa 170 mila km percorsi, dovuto soprattutto al potenziamento di alcune linee, come la 15 in centro e la 18 per la zona industriale. Nel 2017 i km percorsi sono stati 955.381, con un risparmio stimato di 1143 tonnellate di CO2, 10,8 tonnellate di ossidi di azoto e 18 chili di pm10. Piuttosto soddisfatti si dicono i clienti: voto medio 7,64 su 10.













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