Scintille tra i sindaci e Kompatscher 

Pressing su finanze, Alperia e urbanistica. Il presidente: «I costi della variante di Bolzano non graveranno sulle aree rurali»



BOLZANO. Cinque anni fa c’era un giovane presidente del Consorzio dei Comuni che incalzava il Landeshauptmann a nome dei colleghi sindaci. Cinque anni dopo, cambio delle parti. Kompatscher siede a Palazzo Widmann e ieri è toccato a lui l’elenco delle recriminazioni da parte dei sindaci. Il vecchio governatore Durnwalder siede in platea e sorride sulla ruota che gira. Cortina sulla strada del vino ha ospitato l’annuale Giornata dei Comuni. Sarà per l’avvicinarsi delle elezioni provinciali, ma è stata una seduta con scintille. «Noi siano sindaci, Kompatscher e Arnold Schuler (altro ex presidente del Consorzio) sono in Provincia. È giusto che ci sia una dialettica tra i ruoli», spiega Joachim Reinalter, il vice presidente del Consorzio che ieri ha letto il discorso a nome del presidente Andreas Schatzer. I temi più caldi: utilizzo dell’avanzo di amministrazione, legge urbanistica, Alperia, burocrazia. In platea tanti sindaci e assessori, autorità e parlamentari, il sindaco Manfred Mayr padrone di casa. I «provinciali» non hanno incassato in silenzio. Schuler ha invitato a ricordare le condizioni in cui versano i Comuni delle altre regioni: «È un privilegio fare politica qui».

IL RUOLO DI BOLZANO. Città e periferia: Kompatscher rassicura la base, «la politica di tutela delle zone rurali, perseguita dal presidente Durnwalder , è stata la via giusta». Da lì non ci si sposta, promette. Poi ricorda le esigenze urbane, ma aggiunge subito una precisazione: «Ci sono sfide anche per le aree urbane, come la circonvallazione di Bolzano, per la quale si cercano forme alternative di finanziamento, senza gravare sulle aree rurali, senza che diventi una lotta tra aree rurali e cittadine». Dopo i tunnel in tutta la provincia c’è chi alza il sopracciglio sul cantiere (annunciato) di Bolzano?

PARLANO I SINDACI. È toccato a Reinalter, pusterese, che punta all’elezione in consiglio provinciale, fare le veci di Schatzer nella lettura. L’affondo più forte è sul tormentone dell’avanzo di amministrazione che tiene in scacco i Comuni anche per cifre importanti (oltre 200 milioni complessivi, di cui 66 Bolzano, 30 Merano). In base alla normativa statale, l’avanzo può essere utilizzato solo per estinguere i mutui. Una recente sentenza della Corte Costituzionale ha però aperto la porta a un pieno utilizzo. «Ci servono regole chiare, dobbiamo sapere come muoverci», ha detto Reinalter. Kompatscher ha replicato che proprio giovedì il consiglio provinciale ha approvato il disegno di legge sulle Variazioni al bilancio 2018: un articolo consente di fare figurare l’avanzo come entrate, da utilizzare per investimenti. Reinalter: «Bene, applicheremo la legge, sperando che il governo non la impugni». Cauto il sindaco Renzo Caramaschi (ieri assente): «Aspetterò una circolare della Provincia con l’impegno del nuovo governo a non impugnare». Nella relazione di Schatzer anche la protesta per il carico burocratico e alcuni nodi sul disegno di legge su «territorio e paesaggio». «Ci hanno convinto ad avere una commissione edilizia solo tecnica, allora ci diano la possibilità di decidere. Aperto anche il problema della Tutela degli insiemi: le nuove regole, che li portano sotto il cappello della tutela ambientale, non valgano per gli insiemi già individuati», spiega Reinalter. Poi Alperia, con i Comuni che trattano per l’acquisizione del 10% e rivendicano un posto nel Cda.

LA PROVINCIA. Kompatscher ha lanciato un appello alla collaborazione tra Comuni e dato rassicurazioni su Alperia, «è importante gestire insieme la società». Schuler ricorda che i Comuni hanno maggiore autonomia di spesa e «mai hanno ricevuto tanto sostegno sugli investimenti». (fr.g.)

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