ASTAT

Scuole d'infanzia, 4 bambini stranieri su 5 sono nati qui 

Negli asili italiani costituiscono il 24% del totale. Il 55% dei figli di immigrati non sono cristiani


di Davide Pasquali


BOLZANO. Scuole dell’infanzia al centro dell’attenzione dell’ufficio statistica della Provincia di Bolzano, che nella giornata di ieri ha pubblicato un dettagliato report al riguardo.

Nell’anno scolastico 2018/19 sono stati 16.623 i bambini iscritti in una delle 343 scuole dell’infanzia della provincia. Notevole la quota di figli di immigrati, che nelle scuole italiane sfiorano un quarto del totale. Il 55% di loro, stima l’Astat, non sono di religione cristiana.

Secondo i dati raccolti dall’Istat alla fine di ottobre e ora rielaborati dal punto di vista statistico, il 74,1% dei bambini residenti in provincia frequenta una scuola dell’infanzia in lingua tedesca, il 21,6% una in lingua italiana e il restante 4,3% una scuola materna di una località ladina.

Eterogeneità culturale nelle scuole dell’infanzia. Come spiegano gli statistici dell’Asta, a causa dell'immigrazione dall'estero di persone relativamente giovani e dei più alti tassi di fertilità di questi gruppi di popolazione, il numero di bambini residenti in Alto Adige, che non sono in possesso della cittadinanza italiana, è in costante aumento. Nell’anno scolastico corrente sono 2.354 i bambini stranieri che frequentano una scuola dell’infanzia. Ciò corrisponde ad un’incidenza di 14,2 bambini stranieri ogni 100 iscritti. Quattro bambini su cinque con cittadinanza straniera che frequentano la scuola materna sono nati in Italia, ovvero 1.906 su 2.354 (81,0%). Si tratta, quindi, della cosiddetta seconda generazione di stranieri. I bambini senza cittadinanza italiana appartengono prevalentemente ad un paese europeo esterno all’Unione europea (35,6%). Insieme ai cittadini dell’Unione europea (20,6%) rappresentano più della metà dei bambini stranieri che frequentano la scuola materna. Inoltre, il 21,7% di questi proviene dall’Asia e il 18,8% dall’Africa.

Le nazionalità. Se si considerano le singole nazionalità, gli stati più rappresentati sono l’Albania con 344 bambini, il Marocco (285), il Pakistan (247), il Kosovo (199) e la Romania (153). Sono 92 i bambini che provengono dall’area culturale tedesca, nello specifico da Germania, Austria o Svizzera; di questi la maggior parte frequenta una scuola dell’infanzia in lingua tedesca (72).

Più stranieri nella scuola italiana. La percentuale di bambini stranieri nelle scuole materne con lingua di insegnamento italiana raggiunge il 24,1%. Questo alto tasso, spiega l’Astat, è dovuto soprattutto al fatto che gli asili italiani si trovano principalmente nelle città, in cui vive preferenzialmente la popolazione straniera. Per contro, la percentuale di stranieri negli asili tedeschi è di 11,7 bambini ogni 100 iscritti e del 7,8% in quelli delle località ladine.

I più sono a Bolzano. Dall'analisi della distribuzione per comunità comprensoriale dei bambini stranieri nella scuola dell’infanzia si evince che Bolzano ne conta la maggior parte. Nel capoluogo, due bambini stranieri su tre frequentano un asilo italiano e un terzo un asilo tedesco. Il numero dei bambini non europei risulta relativamente alto anche nelle scuole materne di Oltradige-Bassa Atesina e Burgraviato. Nelle altre comunità comprensoriali il fenomeno è limitato.

Il 55% non è cristiano. Dal punto di vista dell'integrazione, concludono all’Astat, ha importanza non solo la lingua madre, ma anche l'affiliazione religiosa. Si può supporre che più della metà dei bambini stranieri della scuola materna non siano cristiani. Si stima che circa il cinquanta per cento provenga da un paese islamico ed il cinque per cento dall'India, dalla Cina o dal Sud-Est asiatico, dove la maggioranza appartiene ad una comunità religiosa orientale.

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