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Software libero, un passo avanti: in futuro la Provincia di Bolzano terrà conto delle soluzioni open source

Con un ordine del giorno di Paul Koellensperger alla legge di bilancio del M5S approvato il 18 dicembre in aula, la Giunta si è impegnata a valutare per ogni futuro acquisto di programmi informatici l’adozione di equivalenti prodotti disponibili in open source o in riuso gratuito da altre amministrazione pubbliche


Davide Pasquali


BOLZANO. Software libero, un passo avanti: d’ora la Provincia di Bolzano terrà conto delle soluzioni open source.

Con un ordine del giorno alla legge di bilancio del M5S approvato oggi in aula, la Giunta si è impegnata a valutare per ogni futuro acquisto di programmi informatici l’adozione di equivalenti prodotti disponibili in open source o in riuso gratuito da altre amministrazione pubbliche (qui trovate il testo del documento).

Adottare soluzioni informatiche che prevedano l’implementazione di software libero, di tipo open source o di proprietà pubblica in riuso, presenta una serie di vantaggi che impongono a un amministratore del bene pubblico un’attenta valutazione.

Infatti, l’utilizzo di software libero consente, scrive il M5S, di creare e sviluppare nella nostra Provincia competenze e capacità, senza creare dipendenza da specifici fornitori (solitamente grandi multinazionali straniere) e in particolare senza vincolarsi a soluzioni proprietarie con costi di licenza spesso notevoli e di regola annuali, con una serie di conseguenze negative: da un lato l’aumento dei costi correnti che limitano le risorse disponibili per nuovi investimenti, dall’altro lato il rischio di creare una monocultura informatica dalla quale sarà poi difficile  uscire, almeno non senza costose e lunghe migrazioni.

Il software libero consente invece agli sviluppatori di adattare un software alle proprie esigenze locali, alla propria lingua, per poi decidere se distribuire quanto creato in maniera gratuita o a pagamento, con grande flessibilità quindi. Tutti validi motivi per preferire l’open source alle soluzioni proprietarie.

Secondo i grillini, più in generale è da ritenere pericoloso, nell’era digitale, l’esternalizzazione in misura eccessiva delle competenze digitali della nostra Provincia, nella sanità,  nell’e-procurement (portale iFaber) e anche nella governance del settore dei trasporti pubblici, solo per citare alcuni esempi.

È infine ritenuto importante che la Provincia riesca a governare e dominare lo sviluppo digitale di settori cruciali con competenze proprie, eventualmente in sinergia con altre Province e Regioni a noi vicine, sia in Italia che all’estero. "Accogliamo quindi con soddisfazione l’accoglimento dell’ordine del giorno del M5S che spinge in questa direzione".













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