Steger lascia il consiglio: «Ma continuerò a battermi per la convivenza»

Il presidente lascerà l'incarico il 25 gennaio prossimo «Non farò ricorso contro la sentenza di ineleggibilità»



 BOLZANO. Dieter Steger non impugnerà la sentenza di primo grado sulla sua ineleggibilità. Lascerà la carica di consigliere provinciale il 25 gennaio prossimo, presidenza compresa. «Mi cercherò una nuova occupazione, per ripresentarmi alle elezioni del 2013», sottolinea Steger. Non manca una frecciatina a chi - vedi Eva Klotz - non lo vuole in consiglio: continuerò a battermi per la convivenza e lo studio delle lingue.  Presidente Steger, sicuro della decisione presa. Facendo ricorso avrebbe potuto rimanere in carica per almeno altri sei mesi ancora?  «In queste settimane ho pensato a lungo, non è stato facile prendere la decisione di non impugnare la sentenza di primo grado. Sentenza che non voglio commentare. Il 25 gennaio, come prescrive la legge, lascerò il consiglio provinciale».  E se qualche cittadino ricorresse al suo posto, mandando avanti l'istanza per via giudiziaria?  «Credo che tutti accetteranno e rispetteranno questa mia decisione».  Nelle sue parole e nel suo volto appare la commozione. Non si aspettava che la sua presenza in un cda di una società a capitale pubblico al momento delle elezioni potesse portare ad una causa di ineleggibilità?  «In passato per un caso analogo, vedi quello del presidente Durnwalder, l'attuale legge elettorale non aveva mai dato problemi, in questa legislatura invece sì e dopo 2 anni dal suo avvio».  Due anni in consiglio provinciale, nel ruolo di presidente. Cosa rimane?  «Credo di avere esercitato il mio ruolo di garanzia, con la responsabilità di tenere in considerazione tutti e 35 i consiglieri provinciali».  Ma sono stati proprio alcuni iscritti al partito di Eva Klotz che hanno avviato il ricorso sulla sua elezione. Forse hanno dato fastidio le sue aperture sulla convivenza, sul depotenziamento dei monumenti d'epoca fascista e il suo impegno per l'apprendimento delle lingue.  «È bene che si sappia che queste idee continuerò a portarle avanti, anche se a qualche gruppo politico questo non piace. Continuerò ad impegnarmi con passione ed energia, a titolo volontario e sono a disposizione di chi crede che io possa dare un contributo alle cause per cui mi sono battuto fino ad oggi, ovvero la convivenza tra i gruppi linguistici e l'apprendimento delle lingue, anche con metodi innovativi».  Lei lascia il consiglio provinciale, ma resta a capo della Svp di Bolzano e un esponente di spicco dell'ala economica. La rivedremo come candidato alle elezioni provinciali del 2013?  «Alle elezioni del 2013 mi ripresenterò nella speranza che non ci siano altre difficoltà formali».  Dal 25 gennaio dovrà cercarsi un nuovo lavoro, l'ha già trovato?  «Ci penserò da domani, anche se la mia decisione di lasciare il consiglio provinciale avrà ripercussioni sul mio futuro personale e professionale».

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