Stipendi d’oro, ecco i tagli della giunta

Kompatscher - che a differenza di Rossi deve ancora ridursi l’indennità - guarda al passato: rispetto al 2010 calo del 56%


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Sui costi della politica, ed in particolare sul taglio delle indennità della giunta provinciale, il bicchiere si può vedere mezzo pieno o mezzo vuoto. Il governatore altoatesino Arno Kompatscher ieri ha preferito puntare i riflettori sul passato. «Rispetto al 2010, i costi per le indennità della giunta risultano più che dimezzati». Nel balletto delle cifre fornite ieri non si fa cenno, invece, all’ulteriore taglio delle indennità (promesso da tempo), il cui disegno di legge è ripartito dalla commissione. «Se ci sarà una decurtazione - ha commentato il governatore - pagheremo la differenza da novembre fino all’entrata in vigore della nuova legge».

L’impegno della maggioranza. La Svp si è impegnata a tornare presto in aula, «tra gennaio e febbraio», aveva spiegato il capogruppo Steger, e a discutere il testo con le opposizioni. Per calmare le acque il presidente Kompatscher aveva annunciato ad inizio dicembre che considerava acquisite le nuove indennità, leggermente ridotte rispetto all'attuale: «Rinunciamo da subito - aveva detto - alla differenza rispetto alla cifra che si deciderà». La legge, aveva spiegato Kompatscher, «deve essere votata con un consenso diffuso, non imposta dalla maggioranza: dobbiamo incontrarci per trovare una soluzione, anche per la dignità del consiglio provinciale». Rispetto ai 19 mila euro lordi attuali, il presidente guadagnerà 15.150 euro, di cui 4600 euro esentasse. Tagli anche ad assessori e ufficio di presidenza del Consiglio.

Le indennità per il 2017. Intanto, ieri, è arrivato il via libera della giunta provinciale all’impegno di spesa per il 2017 per quanto riguarda le indennità di carica dell’esecutivo di Palazzo Widmann. Si tratta di un importo suddiviso in tre voci: indennità del presidente della Provincia e degli assessori (725 mila euro), indennità di missione e rimborso spese di viaggio (68 mila euro), Irap sulle indennità di carica (62 mila euro). In totale i costi ammontano a 855mila euro, e ricalcano quanto speso nel corso del 2016, quando vi fu un risparmio di 1,020 milioni di euro rispetto allo stanziamento inizialmente previsto.

Il confronto. Rispetto al 2010, i costi per le indennità della giunta risultano più che dimezzati, con un taglio del 56,9%. «Con questo provvedimento – ha detto Kompatscher – prosegue l’impegno che avevamo preso all’inizio della legislatura per quanto riguarda i costi della politica». Tagli che, come detto, non sono ancora condivisi e ritenuti sufficienti dalle opposizioni. Valutando tutto il pacchetto, compresa la Regione e il Consiglio provinciale, il taglio è stato superiore al 25%, dato che si è passati da 9,2 milioni di euro a poco più di 7 milioni. «Se però ci limitiamo alla giunta provinciale rispetto al 2010 abbiamo eliminato completamente le spese riservate, abbiamo ridotto al minimo le spese di rappresentanza, che ora sono circa un decimo del valore iniziale, e abbiamo sostanzialmente dimezzato i costi legati alle indennità di carica e alle spese di viaggio».

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