Tampona tir, muore in A22 

La vittima è Jürgen Ploner, 44 anni di Laion, padre di due figli e tecnico della Amonn


di Paolo Tagliente


CHIUSA. Del furgone su cui viaggiava Jürgen Ploner è rimasta solo la parte posteriore. La cabina non c’è più, schiacciata, disintegrata dal violentissimo impatto con la parte posteriore di un tir di una ditta bulgara. Il tragico tamponamento è avvenuto ieri, attorno alle 12.30, sulla corsia sud dell’Autobrennero, all’altezza di Chiusa. Nulla da fare, purtroppo, per Jürgen Ploner, 44 anni di Laion, padre di due figli e tecnico della Amonn Office, azienda informatica con sede in via Innsbruck e proprietaria del furgone al cui volante si trovava il quarantaquattrenne deceduto. Cosa sia accaduto negli istanti immediatamente precedenti allo schianto non è ancora chiaro, ma saranno gli agenti della Polizia stradale di Vipiteno, intervenuti per i rilievi, a ricostruire la dinamica dell’incidente sulla base delle rilevazioni e degli elementi raccolti sul luogo della tragedia.

Sul posto, per cercare di prestare soccorso allo sfortunato tecnico, nel tentativo disperato di strapparlo alla morte sono intervenuti i vigili del fuoco volontari di Chiusa, l’eliambulanza Pelikan 1, un’ambulanza della Croce Bianca di Bressanone, la Polizia stradale di Vipiteno e anche una pattuglia dei carabinieri. A supporto anche i vigili del fuoco permanenti di Bolzano. Ploner è stato estratto dalle lamiere accartocciate al temine di una delicatissima operazione compiuta con le pinze idrauliche e gli sono stati prestati subito i soccorsi. Lunghi minuti di rianimazione per cercare ripristinare le funzioni vitali dell’uomo per poi poterlo trasferire in ospedale. Ma la situazione è parsa fin da subito disperata e Ploner, che aveva riportato traumi e ferite gravissimi, è ogni tentativo s’è rivelato inutile: l’uomo è spirato sul posto. E il medico del Pelikan 1 non ha potuto far altro che constatare la morte del quarantaquattrenne, la cui salma è stata poi ricomposta nella camera mortuaria.

L’incidente ha imposto la chiusura di entrambe corsie dell’A22, prima per permettere l’arrivo dei mezzi di soccorso e consentire agli operatori di lavorare in condizioni di sicurezza e poi per permettere la rimozione dei mezzi coinvolti, che come accade da sempre in questi casi sono stati posti sotto sequestro, e la pulizia della carreggiata. In entrambe le direzioni si sono formate lunghe colonne, che hanno raggiunto circa due chilometri di lunghezza. La situazione è tornata alla normalità quasi due ore più tardi, quando l’autostrada è stata riaperta al traffico. Ploner, padre di due figli di 16 e 13 anni, un passato nei vigili del fuoco volontari, lavorava da anni per la Amonn Office ed era persona molto benvoluta e stimata. La notizia della tragedia è piombata in azienda nel primo pomeriggio e ha lasciato tutti sgomenti, affranti e senza parole. «Non sappiamo cosa dire – ha detto al telefono uno dei responsabili – siamo increduli e distrutti».

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