Tariffa rifiuti: Bolzano meno cara di Laives 

A livello nazionale siamo sotto la media. In provincia siamo a metà classifica Il sindaco: polemiche ingenerose, non vogliamo gravare sulle tasche dei cittadini



BOLZANO. Bolzano non mette troppo le "mani nelle tasche" dei suoi cittadini. Due report lo confermano: per l'undicesimo studio nazionale su servizi e tariffe rifiuti tra i capoluoghi di provincia, Bolzano è nettamente sotto la media; per l'Astat , in una classifica provinciale sulle tariffe, comodamente a metà classifica per tutti i costi dei servizi, dall'acqua all'asporto rifiuti, agli asili. A questo proposito, tra l'oltre un centinaio di municipi altoatesini , sono altri gli esosi. Brunico, ad esempio. Oppure Laives e Merano, per restare ai centri con una maggiore dimensione urbana. Tra le tre città della provincia, infatti, il capoluogo è quella messo meglio. Un esempio: il dato sulle tariffe rifiuti bolzanino è 150, quello di Laives 212,92 mentre Merano sale sul 202. Leggero anche con l'acqua il capoluogo: 72 il costo medio, a fronte di un 74 di Laives e addirittura 86 di Merano. Per le tariffe degli asili, Bolzano è a 79 , Laives a 80 e Merano a 86. "Come si vede, quando parlano finalmente i numeri - commenta Renzo Caramaschi - anche le polemiche su quel minimo aumento della tariffa rifiuti mi sembrano ingenerose. Facciamo il possibile per non gravare sui cittadini. Altri municipi chiedono molto più di noi" conclude il sindaco di Bolzano. Sull'undicesimo report nazionale su "servizi e tariffe rifiuti" ci sono altre cifre che confortano Caramaschi. Tra il 2012 e il 2019 è in generale diminuita la tariffa ma , mentre è ad un valore medio per persona pari a 145,93 euro sul piano nazionale, scende a 119, 46 nel caso di Bolzano . Con una diminuzione secca del 18% . Mentre la tariffa per tre persone, dunque una famiglia, vede un valore medio nazionale pari a 321,96 euro ed a Bolzano invece di 190,69. Anche qui paghiamo il 40% in meno rispetto alla media di tutti gli altri capoluoghi di provincia. Alla diminuzione della tariffa, osserva il consigliere Della Ratta, nonostante un incremento dei costi di circa il 3%, hanno inciso i maggiori versamenti effettuati dai cittadini in avvio del nuovo piano rifiuti. "I bolzanini posizionavano il bidone per lo svuotamento sebbene non fosse colmo pagando per l'intero volume dello stesso, pur in presenza di una ulteriore capienza". Poi, il costo del servizio nel 2019 verrà in parte abbattuto da 578mila euro di maggiori versamenti effettuati nel 2017 e questo ha permesso di contenere, secondo il Comune, l'aumento delle tariffe per il 2019, rispetto al 2018, all'8,5% per la copertura di un disavanzo di circa 1.540.000 euro. Nel 2020 invece , non essendoci quasi maggiori versamenti da utilizzare, le tariffe, in base al piano Seab presentato in commissione, sono previste in aumento di un ulteriore 5,5% per coprire un disavanzo previsto di quasi un milione di euro, dato da 400mila di maggiori costi operativi e da oltre 500mila corrispondenti al mancato apporto a bilancio dei maggiori versamenti "ma di cui di beneficerà nel 2019". Insomma, Bolzano aumenta le tariffe ma resta pur sempre ampiamente al di sotto di tutti i Comuni più dimensionati e di tanti piccoli. In Italia poi, la media è di molto superiore a quella bolzanina.

Una delle poche voci sul tavolo dei prezzi al consumo e dei costi in generale per i cittadini, che può far respirare. Mentre tutto, intorno, aumenta e resta nettamente al di sopra delle medie nazionali. (p.c.)

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