SANITA'

Tariffe agevolate, in coda dai dentisti dei Distretti 

Alto Adige in controtendenza rispetto al resto d’Italia per il ricorso al pubblico. Il 27,7% degli over 15 punta a cure convenzionate, nel Belpaese media dell’11,7%


di Valeria Frangipane


BOLZANO. In periodo di crisi la visita dal dentista salta o si rimanda per gli alti costi delle prestazioni. Ma se l’Italia è in forte sofferenza e la popolazione va a farsi vedere quando non ne può più fare a meno, l’Alto Adige appare - in controtendenza - assolutamente virtuoso.

Da noi le persone si fanno curare i denti più che nel resto d’Italia ed a Bolzano il servizio pubblico va per la maggiore rispetto al resto della Penisola con un 27,7% di pazienti dai 15 anni in su.

Lo dice l’ultima statistica Istat apparsa su quotidianosanità.it - primo quotidiano online interamente dedicato al mondo della sanità - che in occasione dell’ultimo rapporto uscito a fine 2017 sulle condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari in Italia e nell'Unione europea, dedica un capitolo proprio alle cure odontoiatriche.

E le cifre raccolte ci fanno sapere che gli altoatesini tengono - eccome - alla salute dei loro denti. In provincia di Bolzano - infatti - il 59,7% degli over 15 - che corrisponde ad un totale di 258 mila persone - negli ultimi mesi ha fatto ricorso a cure odontoiatriche. E il dato risulta essere il più alto di tutta Italia, ferma ad una media del 45,2%. Alto Adige virtuoso anche tra gli over 65, con un dato che si assesta al 45,8% per un totale di 44 mila persone che vanno dal dentista, anche in questo caso il migliore del Belpaese (secondo solo alle Marche al 46,2%), fermo ad una media del 35,7%.

Sempre a Bolzano poi il 27,7% dei pazienti dai 15 anni in su - come detto il dato più alto d’Italia ferma ad una media dell’11,7% - si rivolge al servizio pubblico per farsi curare i denti. Resta da capire come mai accade.

Salvatore Rampulla - medico odontoiatra ambulatoriale nonchè vicepresidente dell’Albo odontoiatrico di Bolzano - spiega che negli ultimi anni l’assessorato ha fatto un buon lavoro. «Il servizio pubblico da noi funziona molto bene anche perchè la politica ha avuto il coraggio di svincolare le prestazioni odontoiatriche dai “Lea”, i livelli essenziali di assistenza. In estrema sintesi ha alzato le tariffe, permesso all’Asl di recuperare denaro per offrire un servizio migliore alla popolazione, che sta dimostrando di gradire. E se vogliamo parlare di cifre posso dire a spanne che se nel resto d’Italia un’otturazione presso il servizio pubblico costa intorno ai 18 euro, da noi costa 40.

La pulizia del tartaro con i “Lea” è di circa 9 euro, da noi è di 40 euro. Un’estrazione passa dai 15 euro ai 35. La cura canalare va dai 36 euro del servizio pubblico nazionale ai 120 euro dell’Alto Adige. Cifre maggiorate, questo è vero, ma che rendono possibile un servizio di qualità».

Ma il pubblico in Alto Adige funziona? «Si funziona. Vi lavorano professionisti di assoluta qualità. Li troviamo nei Distretti di Gries, Don Bosco, Europa Novacella e anche a Laives». Immaginiamo liste d’attesa infinite..

«Diciamo che la visita va prenotata per tempo. I tempi sono variabili, da qualche settimana a qualche mese. Non occorre l’impegnativa del medico di medicina generale, basta telefonare al Cup chiamando allo 0471 457457. E ricordate che il cittadino parlando con l’operatore può scegliere il Distretto sanitario ed anche il medico. Ultima cosa possono andare tutti indipendentemente dal reddito».













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