BOLZANO

Taser, Caramaschi scettico: «Ora non ce n’è bisogno»

Il sindaco di Bolzano teme possibili effetti collaterali su persone cardiopatiche



BOLZANO. Il decreto sicurezza approvato dal consiglio dei ministri ha dato il via libera all’utilizzo del Taser anche per la polizia municipale di 45 italiane. Tutti i comuni con più di 100 mila abitanti, e tra questi c’è anche Bolzano, potranno dotare la polizia locale con «armi comuni a impulso elettrico», decidendolo con un regolamento comunale.

Anche in questo caso, è previsto un periodo di sperimentazione di sei mesi, proprio come quello in corso per carabinieri, polizia e guardia di finanza. Ma a Bolzano, gli agenti della municipale avranno i Taser? Il sindaco Renzo Caramaschi è prudente. Anzi, scettico. Soprattutto per la possibilità, seppur remota, che la “pistola elettrica” possa avere gravi effetti su persone cardiopatiche. «Se penso all’utilizzo di un impulso elettrico rivolto contro un persona – spiega il primo cittadino di Bolzano – mi viene automatico pensare alla tortura. E sono anche molto preoccupato al pensiero che pur di fermare qualcuno si possa metterne a rischio la vita stessa».

Caramaschi, insomma, non pare entusiasta della novità, ma non chiude la porta alla possibile adozione dei Taser. «Vedremo gli esiti della sperimentazione – spiega – e poi, di comune accordo con il comandante della polizia municipale, Sergio Ronchetti, decideremo il da farsi. Ma lasciatemi dire che qui, a Bolzano, la situazione non mi pare così grave da dover adottare questo tipo di strumento. Anche perché – ricorda Caramaschi – i nostri agenti partecipano a corsi periodici di Krav Maga, un’arte marziale elaborata dall’esercito israeliano e di grande efficacia». Si tratta di un sistema di combattimento ravvicinato e di autodifesa, pensato proprio per essere semplice, ma allo stesso tempo molto efficace.













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