Taxi, richiesta al Comune: serve il vecchio posteggio 

Ortombina, presidente della coop, scrive una lettera all’assessora Lorenzini «Ripristinare al più presto il parcheggio su via Renon, lato uscita stazione Fs»



BOLZANO. I tassisti bolzanini sono stufi di aspettare. La nuova collocazione e le relative aree di sosta per i taxi davanti alla stazione ferroviaria non piacciono alla categoria. E così hanno preso carta e penna ed hanno scritto all’assessora comunale Lorenzini ed all’ingegner Ivan Moroder (Ufficio mobilità). La missiva porta la data dell’8 gennaio. La richiesta? «Tornare urgentemente alla situazione precedente, ovvero ripristinare il parcheggio taxi lato via Renon (uscita della stazione Fs, ndr)», scrive nella lettera il presidente della cooperativa Taxi Bolzano, Mauro Ortombina. Una protesta condivisa anche dall’unica tassista donna, Cinzia Pancheri, che non fa parte della coop. «Il 13 dicembre scorso si era già tenuta una forma spontanea di protesta presso il nuovo posteggio ed alla presenza dello stesso ingegner Moroder. Si era addivenuti ad un accordo di modifica predisposto dal Comune da sottoporre all’approvazione della categoria», ancora Ortombina. Ma per ora non si è mosso nulla, nonostante qualche assicurazione di parte comunale.

Tante le problematiche emerse, secondo i tassisti, a cominciare dalla larghezza dell’attuale parcheggio. «Il vecchio posteggio, quando è stato leggermente modificato, con i posti di fermata delle auto private, era già in molti casi al limite come larghezza, in modo particolare quando un cliente saliva sul taxi. Questo perché molte autovetture hanno le porte molto larghe e una volta aperte, per le operazioni di salita nelle due corsie affiancate, andavano a sbattere sulla fiancata del taxi accanto. Adesso, al riguardo la situazione è peggiorata», dicono i tassisti. «Sono anche necessarie due corsie larghe, perché abbiamo delle macchine che sono in servizio radio e altre no. Non sempre il primo di bandiera è effettivamente il primo a partire: un cliente che sceglie una macchina bassa, vedi il caso di persona anziana e non riesce a salire su quella alta, oppure arrivano in 5 persone e necessitano di una monovolume e questo taxi è il terzo/ quarto di bandiera. In questo modo succede un caos totale e il taxi non può neanche uscire/partire ed è impossibilitato ad effettuare il servizio richiesto», spiega Ortombina. Tra gli altri problemi segnalati «al posteggio attuale, anche mettendosi in fila indiana, l’area è troppo corta e non è possibile la sosta di tutte le autovetture necessarie per l'arrivo dei treni “importanti”; 7/8 … 10 taxi vanno ad oltrepassare la fine del posteggio, arrivando ad occupare le fermate dei bus. In questo caso anche i taxi provenienti da nord non riescono più ad accedere al posteggio e si trovano di traverso sulla corsia preferenziale con le prevedibili conseguenze». Questi solo alcuni dei problemi segnalati dai tassisti, sul totale di 12 punti critici.













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Valeria Frangipane

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