Tensione Lega-Svp, il nodo resta l’Ue 

Kompatscher da Juncker, allarme nazionalismo: «Ci serve l’Europa». Fugatti contro la sede A22 e la staffetta regionale


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Svp e Lega si studiano come possibili alleati. La giunta insieme è probabile, ma non scontata. Oggi consultazioni con i Verdi e il Pd, che restano in gara. Intanto tra la Stella alpina e la Lega tensioni regionali e la distanza sull’Europa, che resta il più importante ostacolo per l’alleanza. Ieri Kompatscher a Bruxelles per incontrare Juncker e tuonare contro i nazionalisti. Intanto il presidente trentino Fugatti, riunita la nuova giunta, ha dichiarato battaglia sulla sede legale della A22, che Kompatscher vuole portare a Bolzano.

QUI EUROPA. Il presidente Arno Kompatscher, ieri a Bruxelles per una serie di appuntamenti istituzionali, ha incontrato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Un colloquio lungo, durato un’ora, squisitamente politico. «Le recenti elezioni in Baviera, in Alto Adige e in Trentino, il conflitto Roma-Bruxelles sul bilancio nazionale, le prossime elezioni europee», questi i temi, come riferisce una nota provinciale. Per affrontare le sfide globali come il cambiamento climatico, le migrazioni e la digitalizzazione, si sono dichiarati d’accordo Juncker e Kompatscher, «serve «un'Europa forte, che sappia operare nell'interesse dei cittadini». Juncker è il bersaglio preferito dell’alleanza dei partiti sovranisti, tra cui la Lega, che puntano a cambiare gli equilibri di Bruxelles dopo le elezioni europee di maggio. Da Kompatscher ancora una volta bordate contro questo mondo. «Unità di vedute (con Juncker, ndr) anche sul fatto che le attuali ondate di nazionalismo, nel medio-lungo periodo creeranno più problemi di quelli che saranno in grado di risolvere», si legge, «Il presidente altoatesino ha sottolineato che "proprio in questo momento, in quanto europeisti, dobbiamo sostenere una Ue in grado di presentarsi in maniera unita pur rispettando le diversità. L'Alto Adige punta a rafforzare il suo ruolo di piccola Europa nell'Europa, di ponte tra la cultura, l'economia e le popolazioni di Italia e area germanofona, ma per fare ciò abbiamo ancora bisogno del sostegno di Bruxelles e di Strasburgo». Proprio per questa distanza sostanziale sull’Europa Kompatscher ha già escluso un accordo con la Lega per le europee, anche nel caso di giunta provinciale con il partito di Salvini. Kompatscher ha ottenuto da Juncker l’impegno a sostenere il via libera della Commissione europea alla gestione della A22 affidata alla società inhouse BrennerCorridor. Kompatscher ha incontrato ieri a Bruxelles anche il cancelliere austriaco Sebastian Kurz: hanno parlato di elezioni e di Ue. «Prima l’Europa» ha ribadito Kompatscher.

QUI TRENTO. Sulla A22 cresce, invece di placarsi, lo scontro con Maurizio Fugatti. Il presidente trentino ieri è tornato sulla battaglia per la sede della BrennerCorridor. Nella prima seduta di giunta è stato approvato un documento («conchiuso») su questo tema. Subito prima delle elezioni la giunta regionale, con Kompatscher e l’uscente Ugo Rossi, ha deliberato lo spostamento a Bolzano della sede legale. «La sede resterà a Trento», avverte Fugatti, «È stato di una scorrettezza istituzionale senza precedenti il voto della giunta regionale a due-tre giorni dalle elezioni. Posso capire che la parte bolzanina possa fare i propri interessi. Ma che i trentini, con Rossi, dessero l’ok, quello no. Adesso si tratta con Bolzano e gli altri soci». Sempre Fugatti l’altra sera, a margine di una trasmissione di Rttr, ha fatto capire di essere contrario per la presidenza della giunta regionale alla ormai tradizionale staffetta di metà legislatura tra i due governatori. Nel programma della coalizione trentina, ha ricordato Fugatti, è previsto un presidente a sé per la Regione. Infine Claudio Cia ha dichiarato che la coalizione trentina mira a restituire peso e competenze alla Regione su sanità, formazione e trasporti.

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