Toninelli, ok sull’A22 ma frena sul Bbt 

Via libera di Bruxelles e firma a breve, ma sul tunnel il ministro dice «impatto da valutare». Alfreider (Svp): irresponsabili



BOLZANO. L’affidamento dell’A22 alla nuova società degli enti locali BrennerCorridor è cosa fatta. Lo ha annunciato ieri il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli (M5S), che dà notizia del via libera ormai definitivo della Commissione europea. La settimana prossima incontro a Bruxelles, informa il ministro, poi la firma al protocollo di intesa. Toninelli, che ieri si è dichiarato contrario alla Tav, conferma i dubbi del M5S sul Bbt. «C’è un limite all’irresponsabilità», accusa Daniel Alfreider (neo consigliere provinciale Svp e assessore in pectore). Tutto aperto resta inoltre lo scontro tra Trento e Bolzano sulla sede legale (non la sede operativa) della società, che verrebbe trasferita da Trento a Bolzano. Così Toninelli: «Sulla gestione delle autostrade A22 e A4 Venezia-Trieste in questi mesi al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti abbiamo fatto un grande lavoro, culminato ora con l’ok preannunciato dall’Europa all’affidamento in house delle concessioni». Prosegue il ministro: «Abbiamo ereditato in Italia un sistema di concessioni autostradali pluridecennali totalmente sbilanciate sui privati, che hanno guadagnato miliardi dai pedaggi, badando più al profitto che alla sicurezza e alla qualità del servizio. Vogliamo ribaltare questo modello e il risultato sulla A22 e l’A4 è lo step da cui partire, per cui una società totalmente pubblica e detenuta dagli enti locali garantirà che gli utili derivanti dai pedaggi rimangano interamente sul territorio». L’agenda: «Nella seconda settimana di novembre saremo a Bruxelles per chiudere positivamente questo dossier, e quindi firmeremo il protocollo d’intesa». Il piano investimenti collegato all’affidamento della concessione trentennale prevede che il fondo ferrovia accumulato dalla A22 venga utilizzato per il co-finanziamento del Bbt. Ma Toninelli conferma i dubbi del ministro Fraccaro. «Il collega Fraccaro espone una posizione sensata», così Toninelli nel libro “Rivoluzione” in uscita il 7 novembre, «Riflette la visione del M5S, che si interroga giustamente sul merito e sulla utilità di alcune grandi opere. Da ministro, mi trovo a gestire dossier complessi e farò in modo che le opere impattino il meno possibile sui territori interessati, dando comunque il massimo vantaggio alla competitività del Paese». Infatti nella nota sulla A22, Toninelli non cita il Bbt tra le destinazioni degli utili: «Il ministero garantirà che gli utili vengano reinvestiti nella manutenzione delle due autostrade e, tra le altre cose, nello sviluppo del trasporto pubblico sostenibile dei territori interessati, senza escludere la possibilità di prevedere tariffe agevolate per i pendolari e per i mezzi a basso impatto ambientale». Sul tema è intervenuto il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani: «Credo sia fondamentale andare avanti con la costruzione della Tav che permetterà di alleggerire il flusso del traffico su gomma. Lo stesso vale per il tunnel del Brennero». Daniel Alfreider accusa: «Toninelli ha firmato ad ottobre il memorandum d'intesa fra Italia, Germania e Austria per la costruzione del tunnel ferroviario di base del Brennero e delle tratte di accesso lungo il percorso fra Fortezza e Verona, sostenendo che “gli impegni lungo il corridoio sono una sfida chiave per la nostra economia”, che il tunnel "è un'opera strategica”». Sempre Alfreider: «È ora di dire basta a chi si dimostra irresponsabile, incompetente, superficiale, contraddittorio, a chi piega scelte ritenute strategiche in Italia e in Europa alla più incredibile convenienza politica per il proprio partito. Come Svp abbiamo detto che dopo le elezioni il discrimine è essere pienamente europei o non esserlo. È la scelta migliore per non confonderci con comportamenti così privi di onestà intellettuale e coerenza politica». Sui costi dell’opera interviene la società Bbt: «La cifra è di 8,38 miliardi di euro. La quota in capo all’Italia (50%) è 4,19 miliardi». (fr.g.)

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