Traffico a Bolzano, Kompatscher convoca i Comuni

Il governatore: «Caramaschi ha ragione, bisogna intervenire Ma è importante coinvolgere Oltradige e Bassa Atesina»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. «Guardi, io spesso arrivo a Bolzano in bus e, se posso, ci giro in bici...». Ecco il primo dei pendolari sudtirolesi, Arno Kompatscher. Che, come tanti, ha casa fuori e lavoro in centro. E dal quale arriva un preciso assist a Renzo Caramaschi impegnato in quella «battaglia dell'aria» che è il suo pacchetto di misure per scoraggiare l'uso dell'auto, prima tra tutte il freno ai pendolari (targhe alterne, blocco degli "euro" più bassi, parcheggi a rotazione). «La Provincia guarda all'inquinamento del capoluogo come a uno dei primi problemi da affrontare» dice il governatore. Che spiega come l'accelerazione sul progetto di messa in galleria dell'A22 parta proprio dalla consapevolezza di dotarsi di una visione complessiva delle emergenze aria e traffico nei confronti del capoluogo.È stato infatti proprio lui, Arno Kompatscher, a coinvolgere il sindaco in questa nuova prospettiva che supererebbe il progetto della Ss12 in tunnel per affrontare alla radice, e risolverlo, il nodo altamente inquinante dei passaggi autostradali. E che poi ha trovato proprio nel sindaco uno dei suoi più convinti alleati su questo fronte. «Ma - aggiunge il presidente - la soluzione del problema attraverso questa grande opera è a lungo termine. A breve, ritengo invece sia necessario mettere sul tavolo tutte quelle misure che a vari livelli possano contribuire a dare respiro a Bolzano e ai suoi abitanti». Certo, Kompatscher non si nasconde la difficoltà di porre in atto provvedimenti specifici come quella delle targhe alterne o del blocco degli "euro" indipendentemente dagli sforamenti delle pm10. E quindi pronuncia una parola chiave: condivisione. «Farò sicuramente una riunione col sindaco di Bolzano - annuncia - ma ritengo necessario che a questo tavolo siano presenti anche quelli dei comuni vicini interessati al fenomeno a da cui partono i pendolari». I quali, butta lì il presidente, vanno visti sì come una potenziale fonte di ulteriore inquinamento ma anche quali inevitabili "contributori" al pil urbano. Tra queste due esigenze si muove il pendolo dei provvedimenti da adottare, di volta in volta ondeggiante dall'una o dall'altra parte. Par di capire, comunque, che il governatore abbia tutta l'intenzione di "non scoprire" il sindaco, di non lasciarlo solo in questa battaglia che ha intrapreso anche per alleggerirsi dalla pressione che sente tutt'intorno a se una volta chiariti i tempi, non biblici ma certamente lunghi, che ci dividono dalla realizzazione dei grandi progetti di circonvallazione urbana. «Non posso aspettare 10 anni e intanto non far nulla mentre l'aria è sempre peggio» è sbottato Renzo Caramaschi nelle riunioni della sua maggioranza. Situazione confermata, ad esempio, da Claudio Della Ratta, consigliere comunale molto attivo sul fronte della lotta al traffico e della necessità di accelerare sulle tangenziali: «Le targhe alterne per i pendolari mi trovano d'accordo - ha detto - e sono con me molti in consiglio. Penso che sia giunto il momento di decidere misure concrete». Anche i grillini stanno molto spingendo su questo fianco. Che risulta un poco scoperto anche per via dei rallentamenti nelle procedure di concessione A22 che, sola, sbloccherebbe i fondi per la circonvallazione. Stasera alle ore 20 presso la sala di circoscrizione di Gries a palazzo Altmann, Pierluigi Gaianigo esporrà le sue proposte per affrontare l'emergenza ma, dall'aria che tira, sembra che il dibattito di questi giorni abbia scoperchiato il vaso di Pandora del nervosismo comunale e politico generale in vista delle inevitabili situazioni che si creeranno con l'arrivo della brutta stagione e le file per il mercatino . Domani infine, i comitati spontanei contro l'uso improprio di via V. Veneto come tangenziale urbana, bloccheranno piazza Gries.













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