Tram, è ora: domani si firma l’accordo 

Comune e Provincia accelerano. Vertice fra Caramaschi e Pagani: Sasa avvierà una nuova linea da Ponte Adige alla Zona


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Domani firmano. Da una parte Kompatscher e la Sta, dall’altra Caramaschi e Sasa. È l’accordo di programma che renderà operativa la decisione della Provincia di dare il via libera al tram. Ma ci sarà molto altro. Ad esempio, un incontro "a margine" tra Pagani e il sindaco perchè quest’ultimo vuole accelerare la costruzione della sua trincea antipendolari e, di conseguenza, rendere subito fattibile la linea bus Ponte Adige - Zona industriale. "È strategica" dice Caramaschi. "si può fare, parliamone" ha risposto già ieri il presidente Sasa. E poi il dubbio: dove andranno i binari del tram su una via Druso già stretta da corsie auto, metrobus e ciclabili? Risponde Mario Begher: "Tram e bus andranno sulle stesse corsie, i binari neppure si sentiranno. E poi, qualcuno forse si chiede come convivono tram e mezzi a Milano o in tante altre città europee" si chiede l’ingegnere del Comune. E poi sono argomento di discussione in vista dell’operatività del progetto i dati dei tecnici ingaggiati dal municipio per il piano della mobilità sostenibile: dal tram ci si aspetta un decremento del traffico dei pendolari di almeno il 35%. Che è una cifra, visto che dal quel varco arrivano in 40mila al giorno. Poi le date: il tram sarà concluso in sei anni. Ma, in sintesi, ecco tutti i dati, le scadenza e i numeri al centro dell’incontro di domani e di quelli successivi. E che stanno dentro il grande programma di cornice dei trasporti anche in vista dei finanziamenti statali.

1) Nuova linea bus . E’ stata fortemente richiesta dai sindaci di Caldaro e Appiano e sostenuta da quello di Bolzano. "Adesso i pendolari, ancora pochi, che arrivano in città coi mezzi, vanno fino in centro per poi prendere la linea per via Galilei. Ecco, se passa questa nuova corsa il pubblico diventa molto più concorrenziale rispetto al privato" spiega Caramaschi. Che ha avuto mandato di parlarne con Sasa. Subito fatto. Domani l’incontro a margine dell’accordo di programma. Mezzi e personale, in teoria, consentirebbero il progetto.

2) Tempi del tram. Domani tutto il tavolo trasporto su rotaia urbano finirà nelle mani di Sta, il braccio operativo infrastrutturale della Provincia. Tra progetto preliminare, esecutivo e appalti la data prevista è 2023/24; prima, c’è da attendere la scadenza del bando governativo per i contributi (al 30 settembre 2019) e, ancor prima, la stesura del Pums che ne è la premessa. I tempi sono dovuti anche ad un fatto tecnico: tram e binari sono altra cosa rispetto a metrobus e semplici tracciati di corsia. Sono da risolvere i salti di quota, gli incroci e tutto il resto.

3) Cifre. Per i tecnici il tram è indispensabile. Solo nella zona dell’ospedale ci sono oggi 11mila passaggi di persone al giorno. I bus ordinari anche se raddoppiassero non potrebbero coprire le richieste e già oggi i mezzi sono sold out nelle ore di punta. Col tram capace di trasportare 400 persone a corsa, si è calcolato che potrebbe ridurre del 35% l’afflusso dei pendolari in entrata. E visto che da Caldaro-Appiano-Merano ne arrivano quasi 40mila al giorno, la cifra è, nel concreto, considerevole.

Non è nell’agenda dell’incontro di venerdì ma in quella riservata del sindaco, un vertice con la Provincia per giungere in tempi brevi all’elaborazione di un "progetto pass".

Sarà indirizzato in particolare ai turisti che affollano gli alberghi dell’Oltradige . E che "almeno una volta nel corso del loro soggiorno" (parole delle aziende turistiche) visitano Bolzano.

I sindaci ne vorrebbero uno ridotto, al costo di 63 centesimi per evitare che i turisti usino sempre l’auto.

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