Tram, i protezionisti:«Lo finanzierà lo Stato» 

Dissinger: «La legge di stabilità mette a disposizione 35 miliardi per i capoluoghi» Il Dachverband: «Occasione imperdibile, Comune e Provincia ne approfittino»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Potrebbe davvero risultare la chiave vincente per uscire da una palude in cui il capoluogo è impantanato da quasi un ventennio. Stiamo parlando del tram dell’Oltradige, di recente rilanciato negli intenti sia dal Comune di Bolzano sia dalla Provincia (giunta prima e consiglio poi). Ora il Dachverband lancia un’ipotesi operativa ed estremamente concreta: «A metterci i soldi potrebbe essere direttamente lo Stato», spiega Klauspeter Dissinger, portavoce dei protezionisti altoatesini. Lo permetterebbe la legge statale di stabilità per il 2018, che su più anni mette a disposizione delle città sopra i 100 mila abitanti ben 35 miliardi di euro per finanziare, fra il resto, nuove linee tranviarie. Le domande dovranno pervenire entro il 31 dicembre.

La chiave di tutto è una nota della Direzione generale per i sistemi di trasporto ad impianti fissi e il trasporto pubblico locale del Dipartimento per i trasporti la navigazione gli affari generali e il personale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Ha di recente diramato un avviso di presentazione istanze per l’accesso alle risorse per il trasporto rapido di massa. Vi si spiega che la legge di bilancio 2018, all’articolo 1, comma 1072, ha disposto il rifinanziamento di un fondo istituito già nel 2016 nell’ambito del quale è previsto uno stanziamento per interventi nel trasporto rapido di massa ad impianti fissi volti a portare benefici di riequilibrio fra trasporto pubblico e privato con effetti positivi di risparmio energetico, impatto ambientale e riduzione dell’incidentalità. Non si tratta di bruscolini. Il fondo è stato rifinanziato per 800 milioni di euro per l'anno 2018, per 1.615 milioni di euro per l'anno 2019, per 2.180 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023, per 2.480 milioni di euro per l'anno 2024 e per 2.500 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2033. Possono presentare istanza di finanziamento i Comuni con oltre 100 mila abitanti per la realizzazione di linee metropolitane, tranviarie e filoviarie ed estensione/implementazione della rete di trasporto rapido di massa, anche con sistemi ad impianti fissi di tipo innovativo. Bisognerà presentare studio di fattibilità, piano economico-finanziario, analisi costi-benefici, cronoprogramma. La gestione del servizio e dell’infrastruttura dovranno essere coperti almeno per il 35% dai proventi derivanti da rientri tariffari e la residua quota sarà coperta dall’ente beneficiario del contributo mediante il riordino dei servizi conseguente all’attivazione della nuova infrastruttura. Pare un bando fatto apposta per Bolzano, sostiene Dissinger. Il nodo della questione tram è il finanziamento dell’opera, circa duecento milioni di euro. «Comune e Provincia non si lascino sfuggire un’occasione imperdibile. Si affrettino a prendere una fetta della torta offerta dallo Stato».

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