BOLZANO. Una istruttoria pubblica sul tram a Bolzano: la richiesta arriva da Alto Adige nel cuore. «Su un investimento da 140 milioni di euro non possono decidere da soli il sindaco di Bolzano e il presidente Kompatscher, ignorando la volontà dei cittadini (che del progetto subiranno gli impatti ed anche una parte importante dei costi) e dei tecnici, che hanno suggerito altre soluzioni, di minore impatto in termini economici e di cantieri, fra cui quella del sistema di navette a guida autonoma su circuiti chiusi chiamato Pod, recentemente presentato alla cittadinanza», prende posizione il movimento che sostiene il sistema Pod. «Un comitato di esponenti civici e di aree politiche diverse ha attivato un dibattito attraverso serate informative che ora si intende trasformare in richiesta ufficiale di istruttoria pubblica sul tram e il progetto alternativo del Pod», prosegue la nota. Al comitato, informano, partecipano fra gli altri Kevin Morghen, consigliere di circoscrizione, Cristina Barchetti già candidata nel collegio uninominale di Bressanone, la giornalista e insegnante Rosanna Oliveri. L’istruttoria pubblica (già sperimentata nel caso del progetto Benko) consiste nell’avvio di un processo partecipato di valutazione su un progetto aperto ai cittadini (attraverso assemblee civiche) e tecnici anche indipendenti, «garantendo non solo trasparenza ma anche la possibilità di mettere a confronto vantaggi e svantaggi. Il progetto del tram peserebbe sull’ente pubblico 140 milioni di euro per 4 chilometri, a confronto con quello del Pod che coprirebbe una ventina di chilometri attraverso una rete cittadina capillare con un investimento di una ventina di milioni. In consiglio provinciale Alessandro Urzì ha presentato una serie di richieste per acquisire informazioni sul progetto del tram e il ruolo della Provincia».