Trascritti a Bolzano tre matrimoni gay

Si tratta di unioni già celebrate all’estero e registrate in Italia. Appello dei sindaci al Prefetto: «Ci serve subito il nulla osta»


di Valeria Frangipane


BOLZANO. I primi tre matrimoni gay sono stati trascritti all’anagrafe di Bolzano. Questo il racconto di una coppia. «Ieri mattina abbiamo registrato senza problema le nozze celebrate a Oslo a luglio del 2014». Waldemar Kerschbaumer ha quindi postato la foto su Facebook a fianco di Gianluca Bartellone: «In mano il certificato che è ancora quello di Oslo ... ci hanno assicurato che quello bolzanino arriverà quanto prima. Riposteremo la foto nuova... ma la gioia di comunicare agli amici l’unione avvenuta in Italua era troppo grande». E Kerschbaumer pensava di essere il primo a Bolzano. «Mi sbagliavo. Prima di noi risultano trascritti altri due matrimoni». Scusate ma fuori dall’anagrafe niente festa? «Non credevamo di farcela all’istante. Avevo telefonato in anagrafe una decina di giorni fa, mi avevano detto che c’erano problemi con la traduzione perchè il testo deve essere in italiano ed in tedesco e c’erano problemi anche con il software da aggiornare. Per questo ieri abbiamo portato tutti i documenti pensando di dover tornare ma evidentemente in questi ultimi giorni il sindaco Caramaschi ed il prefetto sono intervenuti per accelerare i tempi ed infatti non abbiamo avuto problema alcuno. Certo siamo usciti dall’anagrafe senza niente in mano ma ci hanno assicurato che ci spediranno tutti i documenti a casa». Andreas Schatzer - presidente del Consorzio dei Comuni - fa sapere che sul fronte delle unioni civili da creare ex novo esistono problemi da risolvere. «Palazzo Ducale ha fatto sapere sui giornali che le celebrazioni possono partire subito ma visto che non abbiamo in mano le traduzioni e che i software non sono stati adeguati chiediamo che la Prefettura ci invii un documento ufficiale che ci autorizzi a stilare le liste provvisorie. Non è pensabile che i Comuni si muovano di loro iniziativa. E chiediamo anche di stringere i tempi».

Moritz Demetz - sindaco di Santa Cristina - chiede chiarezza per sè (intende sposarsi in Italia quanto prima con il suo compagno) e come primo cittadino: «Senza una regola scritta rischiamo ricorsi e annullamenti. Ricordo anche che vanno creati ex novo i registri - che la Prefettura deve vidimare - e serve tempo per aggiornare i software che non prevedevano le unioni civili». Il sindaco spiega - a latere - che vanno “addolcite” le formule ovviamente nel rispetto della legge: «Un atto notarile ha più umanità di quegli articoli».

Andreas Unterkircher - presidente dell'associazione gay Centaurus - che nei giorni scorsi aveva protestato per i troppi intoppi burocratici dice che Comune e Prefettura si sono dati una mossa importante ma la questione in Alto Adige resta confusa. «Le coppie che vogliono sapere come muoversi possono telefonarci il martedì dalle 20 alle 22 allo 0471 976342 o mandarci una mail a info@centaurus.org»

Se Bolzano inizia a muoversi Laives al momento non registra alcuna richiesta di trascrizione di matrimonio nè nuove richiesta di unioni civili. Il sindaco Christian Bianchi fa sapere che ha interessato della questione la vicesegretaria comunale, responsabile del servizio anagrafe. «Al momento tutto tace. Ci muoveremo nel momento in cui ci dovessero pervenire delle richieste».

Sindaco celebrerà anche lei le unioni civili? «Ovviamente, ci mancherebbe! Mi sono sempre espresso a favore delle unioni che sanciscono un patto tra persone ed un diritto sacrosanto mentre resto assolutamente contrario alle adozioni di coppie omosessuali».













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Dal corteo alle celebrazioni: ecco le foto. La giornata si è articolata in diversi momenti partendo dal palazzo municipale, quindi in via dei Vanga, a Parco Rosegger - via Marconi, al cimitero civile d'Oltrisarco e cimitero ebraico, in via Volta, via Siemens, passaggio della Memoria (via Resia), con l'intervento delle autorità. Quindi piazza IV Novembre e piazza Adriano (foto DLife)

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