Treni: Bolzano-Merano in 20 minuticon il raddoppio dei binari ferroviari

Entro quest’anno Trenitalia potrebbe cedere alla Provincia la linea ferroviaria Bolzano-Merano. L’assessore altoatesino alla mobilità, Thomas Widmann, ribadisce la volontà di raddoppiare il binario e portare a 20 minuti il cadenzamento dei treni



BOLZANO. Entro quest’anno Trenitalia potrebbe cedere alla Provincia la concessione della linea ferroviaria Bolzano-Merano. L’assessore altoatesino alla mobilità, Thomas Widmann, si dichiara “più che fiducioso di questa prospettiva dopo il recente incontro con l’amministratore delegato delle Fs, Moretti”. E lo stesso Widmann ribadisce la volontà di raddoppiare il binario fra la stazione di Terlano e quella bolzanina con la conseguente possibilità di portare a 20 minuti il cadenzamento dei treni. Un intervento di notevole interesse - che la Provincia ha già messo in preventivo - accompagnato anche da una serie di lavori di sistemazione di alcune stazioni, alzando per esempio i marciapiedi e favorendo quindi i passeggeri anche a Terlano e Bolzano Sud dove questo intervento non è stato effettuato.
Ma è il raddoppio dei binari la prospettiva che Widmann definisce "irrinunciabile”. La situazione attuale è nota: sull’unico binario a disposizione la cadenza dei treni è ogni mezz’ora. I convogli, a seconda degli orari, incrociano” a Ponte Adige, a Terlano, a Gargazzone, a Lana ed anche a Maia Bassa. Solitamente l’orario viene rispettato ma ogni incrocio richiede minuti “tecnici”. Per arrivare a guadagnarli e ridurre appunto il cadenzamento, il secondo binario è indispensabile “con la prospettiva anche di creare in una stazione - o Terlano o Ponte Adige - la soluzione tecnica - si chiama scambio dinamico - che consenta l’incrocio dei convogli senza la necessità che entrambi debbano fermarsi. "Con la concessione della linea - conferma Widmann - potremmo mettere nero su bianco una soluzione che abbiamo già studiato e che può essere considerata alla stregua di un progetto di fattibilità”.
Il raddoppio viene considerato ideale fra Terlano e la stazione di Bolzano: il tratto fra Ponte Adige ed il capoluogo altoatesino non presenterebbe ostacoli tecnici di rilievo con la linea che resterebbe quella attuale e con l’allacciamento a quella del Brennero favorito dal “passante” in galleria fra Ora e Cardano che è stato già finanziato in quanto considerato un “anticipo” della futura linea che servirà l’Eurotunnel.
Gli interventi di maggior spessore riguarderebbero la rettifica prima ed il raddoppio poi dei binari fra Terlano e Ponte Adige: è il tratto, fra Bolzano e Merano, con il maggior numero di curve, volute appositamente all’atto della costruzione per allungare il tragitto ed ottenere di conseguenza i finanziamenti austriaci. Gli spazi a disposizione non mancano, sulla sinistra dell’Adige,”sfruttando” terreni agricoli con (scontato) parere negativo da parte degli agricoltori. “Ma c’è una soluzione tecnica interessante - aggiunge l’assessore Widmann.- che stiamo valutando con attenzione: sfruttare la pista ciclabile, quasi tutta a ridosso del fiume, per spostare su quel tracciato i binari che sarebbero appunto due. La ciclabile ovviamente non verrebbe eliminata”.
C’è infatti la possibilità di pedalare lungo le strade interpoderali - già ora molto frequentate dai ciclisti - e quindi trasformare in ciclabile l’attuale massicciata ferroviaria una volta che dovesse essere spostata.
L’assessore Widmann ed i tecnici dell’assessorato provinciale alla mobilità hanno le idee chiare sulla prospettive della linea fra Bolzano e Merano “dove il numero dei passeggeri è in costante aumento, grazie anche agli sforzi compiuti con il cadenzamento orario ogni 30 minuti” e c’è la convinzione che “il raddoppio dei binari consentirà di realizzare una vera e propria metropolitana di superficie in grado, sia nella valle dell’Adige che nelle città di Bolzano e Merano, di ridurre il numero dei veicoli in transito. Si tenga conto anche dell’opportunità di collegarsi meglio sia con l’Oltradige, ammesso che venga realizzato il metro, che con il quartiere Casanova nel capoluogo provinciale”.
Conclude l’assessore Widmann: “Intanto bisognerà aspettare la concessione della linea alla Provincia da parte delle Ferrovie: l’amministratore delegato Moretti ha lasciato intendere che non ci sono ostacoli e che il parere positivo in tal senso arriverà entro la fine di quest’anno”













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