Treno deragliato: la procura indagasulla sicurezza della linea ferroviaria

Dissequestrato il meleto sovrastante la parete franata (ma non ancora la linea), sequestrata la valvola che sarebbe stata all’origine della tragedia. L’inchiesta della Procura di Bolzano sull’incidente ferroviario in Venosta prosegue. E ora le indagini si spostano sul fronte dei controlli e delle autorizzazioni da parte della Provincia
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MERANO. Dissequestrato il meleto sovrastante la parete franata (ma non ancora la linea), sequestrata la valvola che sarebbe stata all’origine della tragedia. L’inchiesta della Procura di Bolzano sull’incidente ferroviario in Venosta prosegue senza sosta. E ora le indagini si spostano sul fronte dei controlli e delle autorizzazioni da parte della Provincia.
 La chiusura della linea ferroviaria tra Castelbello e Laces si prospetta ancora lunga, circa tre mesi, ossia fin quando i periti consegneranno gli esiti delle analisi. Nel frattempo la Procura ha dissequestrato il meleto sovrastante la parete franata, ma ha sequestrato e portato via la valvola del sistema di irrigazione che si suppone essere all’origine della perdita d’acqua decisiva per il distacco dei massi. Resta ancora sotto sequestro, invece, la linea ferroviaria nel tratto della tragedia. Come ha confermato ieri il procuratore capo Guido Rispoli, devono essere svolti ancora alcuni accertamenti sulla massicciata. Quello della Procura è comunque un sequestro «probatorio», che serve cioè a permettere di raccogliere le prove necessarie a fare luce sull’avvenimento. Una volta dissequestrata la linea, dovrà essere la Provincia a garantire gli interventi per garantire la completa sicurezza prima di ripristinare il traffico.
 Intanto la Procura sta passando alla «seconda fase» dell’inchiesta, nella quale vuole fare luce sui controlli, le concessioni, la gestione della struttura da parte di Provincia e Sta. In questo contesto la vicenda potrebbe intrecciarsi col cosiddetto caso-Jellici, ossia l’indagine della Procura sull’uso di una sigla da parte del capo di ripartizione della Provincia per «sostituire» la firma dell’assessore Widmann (su delega verbale) su diversi atti amministrativi dell’assessorato. Si dovrà verificare se queste sigle siano state usate anche per i contratti relativi alla ferrovia della Venosta e se ciò, eventualmente, mostri profili di irregolarità amministrativa. Domani intanto a Martello avrà luogo la festa per i 50 anni dell’associazione della mucca bruna e sarà dedicata a Michaela Kuenz, morta nell’incidente













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