Twenty bis, partono le lettere che annunciano la chiusura 

Comune. Il sindaco: «Dopo la sentenza del Tribunale amministrativo è un passaggio obbligato: i negozi che si trovano nella parte per la quale sono state annullate le licenze, devono essere avvisati dell’avvio della procedura»



Bolzano. Il Tar ha annullato, all’inizio di luglio, sia la variante urbanistica che la concessione edilizia del Twenty bis e adesso dal Comune stanno partendo le lettere di preavviso dell’avvio della procedura di chiusura. Destinatarie le aziende - negozi e ristoranti - in tutto una settantina, la cui ubicazione ricade nel cono di rischio aeroportuale.

«Gli uffici commercio e urbanistica - ha spiegato ieri il sindaco - stanno individuando le aziende: entro la settimana verranno inviate le lettere. Per effetto della sentenza dovrebbero chiudere, ma ci sarà sicuramente un ricorso. Noi però dobbiamo comunque procedere con l'informativa in questione destinata a chi si trova nel cosiddetto "cono di rischio" aeroportuale per avvertire che giungerà il provvedimento di chiusura, ripeto, fatto salvo l'eventuale sospensiva del Consiglio di Stato».

Il Tar

La sentenza dei giudici del Tribunale amministrativo pesa come un macigno sul futuro del grande centro commerciale di via Galileo Galilei, completato nel 2016 dal gruppo Podini.

Ricordiamo che il Tar - al quale si erano rivolti sei anni fa i gruppi imprenditoriali concorrenti - e cioè “Iniziative Methab srl” del gruppo Tosolini assistito dall’avvocato Igor Janes e “Aspiag” con l’avvocato Guido Zago di Padova - hanno dichiarato illegittime e hanno annullato sia la variante urbanistica approvata dalla Provincia sia la concessione edilizia rilasciata dall’allora sindaco Luigi Spagnolli. Si tratta di atti che hanno consentito il raddoppio della superficie commerciale del Twenty. Ma i giudici amministrativi hanno bocciano l’intero iter, partendo dai criteri utilizzati per l’individuazione del sito stesso.

«Sono stati dichiarati illegittimi dai giudici - spiega l’avvocato Janes - circa 20 mila metri quadrati per un totale di 60 mila metri cubi».

Significa che - almeno in teoria – in questo momento gran parte del mega store di via Galilei, che si estende su 37.700 metri quadrati e relativi 190.500 metri cubi, è a rischio chiusura.

Seicento posti a rischio

Ma Dieter Schramm, avvocato del gruppo Podini, sta preparando il ricorso: «Lo presenterò entro il 20 agosto. Al Consiglio di Stato chiediamo innanzitutto la sospensiva della sentenza del Tribunale amministrativo. Ormai non faccio più previsioni, ma se la sospensiva non viene concessa per un caso del genere, non so quando venga concessa: sono in ballo una settantina di attività e 600 posti di lavoro». A.M.













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