Una montagna di rifiuti nell’Adige 

L’iniziativa. Nella mattinata di sabato, una trentina di volontari di varie associazioni hanno ripulito il tratto di fiume trovando davvero di tutto Juris Panzani (Fipasas): «È stato recuperato un intero divano e anche una cassaforte rubata a Brunico. Servono più sensibilità e più controlli»



Bolzano. La maleducazione di certe persone supera ogni immaginazione. Frase banale, ma vera. L’ennesima prova arriva dalle sponde del fiume Adige (proprio così) dove, sabato mattina, dalle 8 alle 13, una trentina di volontari hanno lavorato sodo per ripulire le rive del fiume nel tratto compreso tra Sinigo e Bolzano. E hanno trovato davvero di tutto. «Un divano intero, gettato letteralmente nel fiume – racconta Juris Panzani, responsabile di zona della Fipsas bolzanina, che ha partecipato in prima persona alla raccolta – l’intero arredo di un camper, compreso il water, tanti pneumatici, e perfino una cassaforte, bottino di un furto compiuto tempo fa a Brunico di cui gli stessi banditi hanno voluto disfarsi, gettandola nell’Adige. Quando abbiamo capito di cosa si trattava, abbiamo chiesto l’intervento della Polizia. E sul posto sono arrivati anche gli agenti della municipale». Una vera e propria discarica, insomma, nella quale tante, troppe persone gettano tutto ciò che non possono o non vogliono tenere in casa. Alla fine, in una mattinata, sono stati raccolti circa 600/700 chili di rifiuti, che nei prossimi giorni saranno portati in discarica dagli addetti dell'Agenzia Protezione Civile. All’iniziativa hanno preso parte volontari della Fipsas di Bolzano, dell’Associazione pescatori di Bolzano, dell’Associazione pescatori di Appiano e l’associazione di rafting e canottaggio DRD4 di Merano, con il suo gruppo giovanile.

«Bisognerebbe insistere con le campagne di sensibilizzazione – commenta Panzani – e, allo stesso tempo, mettere nelle condizioni la polizia municipale di compiere maggiori controlli per fermare questo scempio. Anche perché poi, ci devono essere dei volontari a sistemare le cose. Per carità, noi lo facciamo volentieri, per dare un segnale, ma sarebbe bello poter fermare e sanzionare chi si comporta così. Anche perché a Bolzano c’è un centro di riciclaggio molto grande, aperto sei giorni su sette. Una vergogna».

L’iniziativa viene compiuta mediamente una volta all’anno, e, ogni volta, chi si adopera per ripulire le rive e le zone limitrofe al fiume rimane stupefatto dalla quantità e dalla varietà dei rifiuti che qualche barbaro decide di gettare nella natura. «Sarebbe bello poter organizzare queste iniziative con meno frequenza – conclude Panzani – e poter trovare solo qualche bottiglia o qualche lattina». Invece, nonostante le tante campagne e l’allarme per la gravissima situazione in cui versa il pianeta, soffocato dalla plastica, sembra proprio che ci sia ancora parecchio da fare per convincere finalmente tutti che è ora di smetterla con certi comportamenti.













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Valeria Frangipane

Attualità