Undicenne rischia di annegare

Immobile sul fondo della piscina, salvato dal bagnino. Il bambino ha fatto il bagno dopo aver mangiato Allarme anche a Nalles per una bimba di due anni



BOLZANO. Momenti di panico ieri al Lido quando un bambino di 11 anni, R.L., che non sapeva nuotare, ha rischiato di annegare. Il bagnino l’ha visto sul fondo, dove l’acqua è 1 metro ed 80, e si è buttato per salvarlo. Il ragazzino che non respirava più, è stato rianimato sul posto. Allarme anche a Nalles per una bimba di 2 anni che si è sentita male in piscina: si è ripresa in ospedale. Ancora una volta il peggio è stato evitato per un soffio.

La settimana scorsa, al Lido del lago di Caldaro, aveva rischiato di annegare un bambino di 7 anni. Antonio Gulli - presidente di Aquasport, la coop che gestisce il servizio bagnini al Lido - spiega che è successo tutto in pochi secondi. «Erano circa le 16.50 quando nella vasca Isarco che dà verso ponte Roma, strapiena di gente, il bagnino - Marcin Jedrecki il suo nome - si è accorto che sul fondo, nell’angolo dove l’acqua è più profonda, c’era un bambino che non si muoveva più». Un ragazzino di 11 anni, figlio di immigrati del Bangladesh, che era andato a fare un tuffo in piscina in compagnia del fratello di qualche anno più vecchio.

«Marcin si è buttato subito in acqua ed è riuscito a portarlo in superficie». Istanti di tensione pura. Il bagnino ha capito immediatamente che la situazione era gravissima e che non c’era un istante da perdere: «Mi sono tuffato, l’ho tirato fuori dall’acqua con l’aiuto di un bagnante che mi ha dato una mano, insieme l’abbiamo sdraiato sul bordo ma quel ragazzino non respirava più. Gli ho praticato immediatamente la respirazione bocca a bocca ed ho pregato perché si riprendesse e per fortuna è successo. Il piccolo si è ripreso ed ha vomitato tutto quello che aveva mangiato poco prima al ristorante che sta qui dietro. Sappiamo anche che non sapeva nuotare perché ce l’ha detto il fratello... ma l’avevo capito perché prima di vederlo sparire mi ero accorto che annaspava».

Mentre il bagnino era impegnato nelle manovre salvavita Antonio Gulli ha chiamato il 118: «In pochi minuti - spiega - sono arrivate due ambulanze. Una della Croce Rossa, una della Bianca. Il medico è intervenuto all’istante, ha intubato il ragazzino che è stato portato immediatamente all’ospedale San Maurizio». Dove è arrivato a sirene spiegate, ed è stato subito sottoposto ad una Tac e dove è tuttora ricoverato, in prognosi riservata, nel reparto di Rianimazione.

«Abbiamo preso uno spavento incredibile - spiegano Gulli e Jedrecki -. Continuiamo a ripetere ai ragazzi le stesse cose. Di non mangiare prima di buttarsi in acqua, di non andare dove l’acqua è alta se non sanno nuotare. Spesso, purtroppo, non ci stanno a sentire perché sono con gli amici ed hanno solo tanto caldo e voglia di divertirsi e poi pensano tutti che non debba mai succedere proprio nulla».













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