Undici casi di abusi segnalati nel 2018 

Sono sette le donne che si sono rivolte allo sportello della Diocesi: in sei casi gli autori sono religiosi, in due sacerdoti 



BOLZANO. Da oggi e fino a domenica, in Vaticano, si terrà il summit dedicato alla protezione dei minori nella Chiesa, cui prenderanno parte tutti i presidenti delle conferenze episcopali nel mondo. In un messaggio indirizzato a questi ultimi, il comitato organizzatore del vertice ha dato un’indicazione precisa: incontrare le vittime sopravvissute agli abusi sessuali del clero, nei loro rispettivi Paesi, prima dell’incontro di Roma, per conoscere la loro sofferenza. Un tema scottante su cui Papa Francesco ha da sempre tenuto alta l’attenzione e anche la Diocesi di Bolzano-Bressanone, istituendo una servizio specialistico per la prevenzione e per la tutela dei minori da abusi sessuali e altre forme di violenza. Un servizio cheha fornito una dettagliata relazione sull’attività svolta nel 2018. Risulta così, che, lo scorso anno, si sono rivolte allo sportello diocesano per i casi di abusi dentro la Chiesa, che dal primo gennaio 2018 vede come primo interlocutore Maria Sparber, ben 11 persone, sette delle quali donne. La maggioranza di loro lo ha fatto per comunicare esperienze personali di abusi, l’osservazione di simili fatti, la richiesta di accompagnamento e sostegno nella denuncia di casi e abusi o la domanda di informazione sulle possibilità di terapie adeguate. Si è trattato, nella gran parte delle segnalazioni, di abusi sessuali e di esperienze di violenza fisica. Fatta eccezione per due casi, in cui si era configurata la violenza psicologica, gli episodi di abusi erano relativi ad eventi accaduti molti anni prima. In sei casi, gli autori erano religiosi, in tre si trattava di sacerdoti e negli altri due casi l’autore non era né un sacerdote né un appartenente a qualche ordine religioso. Tra i compiti del referente c’è, in primi, quello di ascoltare le persone che si rivolgono a lui, affrontare con impegno e serietà le loro esperienze di abusi e le loro esigenze, offrire loro sostegno e informazione e condividere i successivi passi da compiere. «Per l’elaborazione dei casi nella nostra Diocesi – spiega un comunicato della Diocesi stessa – attualmente il tavolo degli esperti sta valutando di effettuare uno studio specifico. Per òa Diocesi si tratta sostanzialmente di imparare in modo responsabile dalle esperienze di abusi, così da tutelare e garantire la dignità e l’integrità dei minori e parimenti degli adulti contro ogni forma di violenza, conformemente al messaggio del Vangelo e dei valori cristiani. Solo in questo modo la Chiesa potrà riguadagnare affidabilità e credibilità per essere luce e sale della terra al centro del mondo».















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