Vaccini, asse Kompatscher-Salvini 

Il vicepremier: «A scuola anche chi non li ha fatti». Il governatore altoatesino: «Bene, confermata la nostra linea»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Tentativi di luna di miele fra la Svp al governo dell’Alto Adige e la Lega nazionale al governo, assieme al M5S, a Roma. Il vice premier Matteo Salvini e il governatore altoatesino Arno Kompatscher sono esattamente sulla medesima lunghezza d’onda riguardo all’inutilità delle limitazioni per chi non si sottopone alle vaccinazioni e alla libertà di frequentazione delle scuole anche per i non vaccinati. Il ministro Salvini ieri ha dichiarato: «Tutti i bimbi a scuola, obblighi inutili. Garantisco l'impegno preso in campagna elettorale». E Kompatscher ha tenuto subito a rimarcare: «Confermata la linea di Bolzano, non si deve contrapporre il diritto alla salute al diritto alla formazione».

Sulla questione dei vaccini, così ha esordito il ministro Salvini, «garantisco l'impegno preso in campagna elettorale nel permettere che tutti i bimbi entrino in classe e vadano a scuola, perché la priorità è che non vengano espulsi dalle classi anche se non vaccinati». Il ministro Salvini lo ha affermato intervenendo telefonicamente a RadioStudio54. A proposito di una eventuale rimozione degli obblighi vaccinali, Salvini ha puntualizzato che al governo «siamo in due, c'è un'alleanza Lega-M5S, bisogna ragionare anche con gli alleati, al ministro Grillo ho iniziato a parlare di questi temi», e dunque «continueremo, perché ritengo che dieci vaccini obbligatori siano inutili e in parecchi casi pericolosi se non dannosi», ha concluso il ministro, inviando un ringraziamento «per il loro coraggio» ai ricercatori Antonietta Gatti e Stefano Montanari, autori del best seller degli antivaccinisti “Vaccini sì o no?” Lo stesso Montanari ieri ha chiarito: «Dieci vaccini sono inutili e possono essere pure dannosi. Se vivessimo in una società razionale ed equilibrata dove la parola legalità non fosse un lemma di vocabolario e niente di più, non ci sarebbe niente di strano in tutto questo e, anzi, non ci sarebbe nemmeno bisogno del nostro coraggio perché, dicendo la semplice verità scientificamente e storicamente documentata, per di più sostenuta da risultati nostri come fanno gli scienziati veri e non quelli da mescita pubblica, nessuno incorrerebbe in pericoli di sorta. Ma la nostra società è tutt’altro che razionale ed equilibrata e, quel che è peggio, è che è pesantemente inquinata da flussi tutt’altro che trascurabili di denaro capaci di distorcere anche la percezione delle basi della scienza. Insomma, tanti saluti alla legalità».

«Siamo e restiamo convinti che i vaccini proteggano e salvino vite. Siamo comunque ugualmente convinti che il diritto alla salute non può essere contrapposto al diritto alla formazione. In questo ci vediamo confermati dalle affermazioni del ministro Salvini», ha detto da parte sua il governatore altoatesino Arno Kompatscher, commentando l’uscita di Salvini. La Provincia di Bolzano, nei mesi scorsi, aveva adattato una linea morbida, puntando su incontri informativi con i genitori. Solo in secondo momento la Provincia intendeva applicare delle multe per gli obiettori, garantendo comunque l'accesso agli asili.













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