l’obbligo 

Vaccini ed esclusioni La Provincia prende tempo fino a maggio

BOLZANO. In Alto Adige non si parla ancora di espulsioni dalle scuole materne dei bimbi non vaccinati. Le direttive della Provincia sono state spiegate ieri dall’assessora Martha Stocker, rispondendo...



BOLZANO. In Alto Adige non si parla ancora di espulsioni dalle scuole materne dei bimbi non vaccinati. Le direttive della Provincia sono state spiegate ieri dall’assessora Martha Stocker, rispondendo a Riccardo Dello Sbarba (Verdi). In base alla nuova legge nazionale, la vaccinazione è requisito d’accesso per i nidi e le materne, e in caso di inadempienza avviene l’esclusione. Martha Stocker ha segnalato che i quattro servizi d’igiene, insieme ai pediatri, invitano i bambini dagli 0 ai 6 anni alla vaccinazione. Se questo invito non viene accolto, da marzo ad aprile le famiglie verranno invitate a un colloquio per dissipare i dubbi. Dopodiché, avranno ulteriori 60 giorni, e se ancora non si procederà «verrà stilato un protocollo da inviare a genitori e istituzioni competenti». Finora non ci sono stati casi di bambini esclusi, ha detto Martha Stocker, ci sono però circa 300 bambini che non sono vaccinati né hanno presentato la documentazione, che tuttavia ora è soggetta allo scambio diretto tra amministrazioni. Sulla base della propria autonomia, la Provincia «ha seguito questo iter, rafforzato ora dallo scambio diretto delle informazioni». Dello Sbarba: «Così si arriverà a maggio. L’anno prossimo si ricomincia da zero, o la procedura prosegue?». Martha Stocker: «Ci sarà un verbale di infrazione che verrà inviato alle autorità competenti. E ricordo che l’iscrizione all’anno scolastico va effettuata a febbraio».













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