CORVARA

Val Badia, Corvara minacciata da una nuova frana: escavatori al lavoro

Si tratta di 8-10 mila metri cubi.  Registrati consistenti movimenti lungo il fronte dello smottamento del 2014. Non ci sono per ora pericoli per le abitazioni e il campeggio, ma tutte le vie di transito sono state chiuse. Il geologo Mair: "C'è stato uno scivolamento nella zona di distacco, dove abbiamo portato via l'acqua"



CORVARA. Ferragosto di apprensione al confine tra Corvara e Colfosco dove, nel tardo pomeriggio dell'altro ieri, è stato registrato un consistente movimento franoso sul versante del Crep de Sela a quota 1860 metri sul lato ovest della grande frana dell'aprile 2014. Questo cedimento del terreno boschivo è largo circa 40 metri e lungo circa 300. La velocità di scivolamento a valle è di circa 30 metri ogni 30 ore.

"Abbiamo rivisto un po' i calcoli - spiega il geologo provinciale Volkmair Mair - e si tratta di una zona di 8-10 mila metri cubi. Nelle ultime ore abbiamo registrato uno scivolamento nella zona di distacco, quella in cui abbiamo portato via l'acqua. Stiamo lavorando con il ragno. L'acqua, in quel punto. sta uscendo da una velocità di tre litri al secondo. L'acqua, a 1.700 metri di quota, è a -2 gradi. Per le sei-sette case e il campeggio per adesso non ci sono pericoli, ma avremo personale in loco almeno fino a martedì per mponitorare costantemente l'andamento della situazione".

Non c'è al momento pericolo per alcune abitazioni. Ma, per garantire la sicurezza, il sindaco Robert Rottonara ha vietato il passaggio di uomini e mezzi sotto il costone montuoso. Risulta intransitabile, di conseguenza, il camminamento pedonale fra Corvara e Colfosco, uno dei più frequentati dai turisti, visto, fra l'altro, che porta alle cascate del Pisciadù una delle mete più suggestive dell'Alta Badia.













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