Viale Trento riapre per i furgoni L’ordinanza: due fasce orarie 

Viabilità. Misura richiesta da artigiani e corrieri per evitare le code verso il Centro. Una sperimentazione di sei mesi La strada sarà aperta solo agli autocarri fino a 3,5 tonnellate dalle 6.30 alle 8.30 di mattina e dalle 13 alle 15


Paolo Campostrini


Bolzano. Alla fine l'ordinanza è stata firmata. Giusto in tempo. «È una deroga, ma l'avevamo promessa. Dunque, si parte» ha detto ieri mattina il sindaco dopo essersi confrontato fino alla fine col suo braccio destro alla viabilità Ivan Moroder. Si parte dopodomani, che è un lunedì, si spera non di passione. Viale Trento torna percorribile: ecco la rivoluzione diventata realtà dopo anni di discussioni, divieti e rinvii. Vi potranno transitare, immettendosi da ponte Roma (dove oggi è vietata la svolta a destra) i veicoli - autocarro, dunque solo commerciali o artigianali, con peso complessivo fino a 35 quintali, 3,5 tonnellate. Niente auto. E niente camion. «Mettiamo solo un cartello all'imbocco con tutte le indicazioni», dicono in Comune. Evitati quei pass elettronici richiesti da Cna, la quale ha molto combattuto per avviare l'operazione, e che avrebbero significato un allungamento specifico della ztl. «È un provvedimento sperimentale - commenta il sindaco- inutile mettere in pedi meccanismi troppo sofisticati...».

Due fasce orarie

Sperimentale vuol dire a tempo: il via il 16 settembre, stop il 16 marzo prossimo. E anche gli orari sono stringenti: si transita solo dalle 6.30 alle 8.30 di mattina e dalle 13 alle 15 nel pomeriggio. La ragione di questa scansione? L'ordinanza è mirata ad agevolare le consegne da parte delle aziende dalla Zona verso il centro e queste sono mediamente concentrate di prima mattina e nel primissimo pomeriggio. Ma c'è un particolare, nel provvedimento, che è subito stato visto di buon occhio dalle associazioni economiche: l'assenza di un riferimento ai permessi. Non si dovrà cioè richiedere il pass al comando dei vigili, come pareva in un primo momento, vale a dire un documento scritto in cui veniva riportato ragione della richiesta, itinerari e peso del mezzo. Questo sarebbe stato un freno preventivo. «Ma anche un peso. Per questo - commenta a caldo Claudio Corrarati, a capo di Cna, la confederazione artigiani - siamo grati al Comune per avere sburocratizzato l'operazione».

Linea dura con i trasgressori

Sono previste dure sanzioni per i trasgressori. Questo significa che i controlli dei vigili urbani saranno molto attenti nei primi giorni. Anche se l'atteggiamento promesso, all'inizio, sarà soprattutto di tipo informativo. Poi, eventualmente, scatteranno le multe. La ragione di questa ordinanza, che sancisce uno scarto molto evidente rispetto al precedente atteggiamento di questa o di altre giunte, sta nell'evidenza della realtà viabilistica. «Anche oggi (ieri ndr) sono stato in fila a lungo, dalle sette e mezzo lungo ponte Roma» racconta Corrarati. Lui, ma soprattutto i tanti furgoni e camioncini impegnati nelle consegne nei negozi e, ora, anche ai tanti cantieri del centro. Se si prova a evitare di immettere nell'asse attuale di penetrazione sud-nord (via Galilei- ponte Roma- via Roma- viale Venezia) almeno uno buona percentuale di veicoli, questo è stato il ragionamento prevalente, vediamo come risponde l'assetto complessivo della viabilità urbana.

Le perplessità dei vigili

Perché fin dall'ultimo vertice in cui si è decisa la sperimentazione, sono state molte e insistite le resistenze dei vigili urbani, i quali temono che le code che ora si verificano su ponte Roma si possano automaticamente spostarsi su ponte Loreto. Ed hanno allora espressamente chiesto che il ritmo rosso-verde dei semafori non venga alterato in quel punto, per non creare ricadute e disagi nello snodo affollatissimo di piazza Verdi. «Preferiamo stare un poco in coda su ponte Loreto, se capiterà, piuttosto che rimanere imbottigliati in via Roma...» hanno subito risposto gli artigiani. Con le perplessità dei vigili, quindi, la deroga è passata. Ma Caramaschi ha voluto che fosse temporanea, in quanto sperimentale. Nulla vieterà dunque al Comune di fare marcia indietro. In ogni caso, aprendo seppur parzialmente viale Trento, la città si concede un'opzione alternativa rispetto all'ormai usurata direttrice Zona-centro tradizionale e si riappropria di un suo asse viario. Scelta che va nella linea che prevede una serie di provvedimenti-tampone, a brevissimo termine, in attesa di attuare quelli a medio e lungo previsti con l'avvio delle grandi opere su via Einstein e via Grandi.













Altre notizie

Attualità