Violentò una prostituta: 3 anni

Il tunisino arrestato aggredì la “lucciola” in via Macello con un coltello



BOLZANO. E’ stato condannato per direttissima a tre anni e sei mesi di reclusione per violenza sessuale, minacce, lesioni, porto abusivo di coltello e ricettazione. Un capo d’imputazione molto pesante che ha inchiodato alle sue responsabilità il tunisino arrestato il 20 settembre scorso verso mezzanotte in via Macello ove una prostituta era stata aggredita con un coltello nell’androne di un caseggiato e poi costretta a fare sesso pur non avendo concordato la prestazione per mancanza di soldi del maldestro cliente. Lo straniero, Hlali Sami di 33 anni, l’aveva avvicinata verso mezzanotte dopo aver raggiunto la zona dei Piani in sella ad una bicicletta poi risultata rubata. L’uomo aveva fatto presente alla “lucciola” che non aveva disponibilità finanziarie e le aveva quindi proposto un vestito in regalo in cambio di un rapporto sessuale. Al diniego della donna il tunisino ha perso la testa. Ha iniziato ad importunarla e a seguirla. A questo punto la prostituta ha chiesto aiuto alla sorella “trans” posizionata in macchina poco distante ma Hlali Sami l’ha raggiunta spinta nell’androne di un caseggiato sempre di via Macello (dove tra il resto la “lucciola” abitava)e minacciata con un coltello puntato alla nuca. Nel frattempo la sorella , che aveva seguito le fase dell’aggressione, ha dato l’allarme e chiamato la polizia. Il tunisino non ha però desistito e, sempre sotto la minaccia del coltello, ha costretto la prostituta ad un rapporto orale. Quando ha visto arrivare una pattuglia del 113 ha cercato di evitare guai salendo al secondo piano dello stabile sdraiandosi dietro una tramezza facendo finta di dormire. Ovviamente, sulla base della testimonianza della prostituta, i poliziotti non sono stati tratti in inganno ed il tunisino è stato arrestato. Ieri mattina, quando ha affrontato il processo per direttissima, l’uomo è stato accompagnato in aula in manette in quanto in stato di detenzione. Oltre alla condanna a tre anni e mezzo di reclusione ha rimediato anche 800 euro di ammenda (per il porto abusivo del coltello) e altri tre mesi e 200 euro di multa per ricettazione. La bicicletta usata dall’uomo per raggiungere via Macello era stata rubata.

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