Virgolo, Italia Nostra fa pace con il Comune
Il presidente Novello: «Bene la gestione pubblica del processo di recupero Rispettate le linee principali del nostro progetto per un nuovo parco cittadino»
BOLZANO. «Penso che ci siamo anche noi dietro l'accelerazione di Caramaschi sul Virgolo...». Quando Stefano Novello, architetto, dice “noi”, intende Italia Nostra , una delle associazioni ambientaliste più autorevoli, di cui è presidente. Perché alla fine del 2012 fu proprio lui e il suo "logo" a presentare in Comune ( «su un piatto d'argento"», ricorda oggi) uno studio di fattibilità per la riconversione della collina a “futuro parco urbano”. Ma la stessa Italia Nostra non mancò mai, già allora, di porre il tema del «possibile pericolo per l'interesse pubblico, in una operazione gestita prevalentemente da privati». Ora che, invece, la regia comunale { stata sancita, Novello non esita a offrire l'onore delle armi al sindaco: «La cornice che sta emergendo intorno al progetto Virgolo tiene conto dei nostri dubbi di allora e, noto, anche di gran parte delle nostre proposte...». Ecco dunque un primo risultato, indiretto, del modello pubblico-privato rielaborato in queste settimane, definito dentro un percorso di verifiche sulle compatibilità finanziarie, da un lato, e di opportunità insediative in collina dall'altro. In pratica, sembra scoppiata la pace tra Comune e ambientalisti. Il «passaggio di proprietà» dei terreni, che verrebbero ceduti dalla Signa al municipio in cambio di alcuni passaggi da verificare (successive gestioni degli impianti, partecipazione alla riqualificazione delle attuali cubature ecc.) toglie dal tavolo i temuti scenari speculativi che avrebbero potuto nascondersi nell'operazione .
Presidente Novello, che dice del dossier Virgolo rielaborato dal sindaco e da Baur?
Che mi sembra di riguardare il mio progetto di fattibilità di allora.
Dunque?
Bene, che dire ? È il futuro parco della città in cui speravo da sempre.
Il Comune non pagherà la nuova funivia ...
Era una possibilità già allora. Ma adesso pare che tutto si sostenga anche economicamente.
Nel suo progetto la funivia partiva dall'Eurac, in questo da piazza Verdi.
Allora quell'ipotesi era più realistica anche perché, in collina, l'Eurac avrebbe potuto avere un suo spazio. Ma bene lo stesso. Sono cambiati i tempi, ci sono progetti in centro che allora erano solo sulla carta. L'importante è che il Virgolo sia collegato in modo funzionale.
Sui terreni adesso privati potrebbero sorgere nuove infrastrutture collegate allo spazio verde, concorda ?
Anche nel progetto di Italia Nostra erano state inserite , adeguate alla cubatura già in essere.
Cosa servirebbe?
Beh, esisteva già un albergo. Direi che andrà mantenuta questa funzione ricettiva. È giusto che chi sale sul Virgolo ci possa alloggiare. E poi un campus, legato all'università o all’Eurac. Importanti, ma nell'idea di parco urbano che sembra emergere dalle proposte comunali, i percorsi interni, gli anelli per gli escursionisti, gli spazi sportivi.
Chi ci salirà sul Virgolo , una volta risanato?
La tipologia sarà eterogenea. Dai giovani agli anziani, dagli sportivi agli studenti. Dunque l'offerta ricreativa e ricettiva deve essere altrettanto flessibile.
Basta critiche allo schema pubblico-privato ?
Italia Nostra non è mai stata contraria a questa sinergia progettuale e finanziaria. Anzi, la ritiene indispensabile e anche inevitabile. Ma abbiamo sempre insistito perché la regia fosse pubblica.