bolzano

Virgolo, nuova galleria ferroviaria da 52 milioni

Tre binari per rendere indipendente la linea per Merano e aumentare la frequenza dei treni: un convoglio ogni 15 minuti


Davide Pasquali


BOLZANO. Costerà 52,1 milioni di euro. Sarà lungo 500 metri, largo 14,90, alto 11. Conterrà al suo interno tre binari, contro i due dell’attuale massicciata all’aperto: uno di andata e uno di ritorno per la linea del Brennero, più uno dedicato esclusivamente alla linea da e per Merano, sul quale in futuro si potrà così far viaggiare un treno ogni quarto d’ora. Stiamo parlando del nuovo tunnel ferroviario sotto al Virgolo, in galleria naturale. Già finanziato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), entro Natale terminerà la progettazione preliminare. Ci stanno lavorando Rete ferroviaria italiana (Rfi) e la provinciale Strutture trasporti Alto Adige (Sta).

La giunta provinciale ha fatto il punto sullo status quo della progettazione, della tempistica e del finanziamento dell’opera, cui si lavora da tempo. Come spiega il presidente di Sta, Martin Ausserdorfer, «lo scopo principale è rendere indipendente l’entrata in città della linea ferroviaria meranese. Oggi esistono due soli binari, sui quali hanno precedenza i treni a lunga percorrenza, nazionali e internazionali. Spesso, anzi spessissimo, ci sono problemi di gestione della linea. Il ritardo di un treno, poniamo di un Eurocity, va a incidere pesantemente sulla linea per Merano». In più, c’è un secondo problema, che si sta rivelando sempre più pressante: occorre mettere in sicurezza la linea. Oggi passa all’esterno, proprio rasente le pareti del Virgolo, che sono instabili e spesso scaricano verso il basso. Frane e smottamenti. Il rischio di interruzione del maggiore asse ferroviario fra Sud e Nord Europa è troppo elevato. Si deve risolvere.

Il finanziamento da parte dello Stato è già assicurato, perché le Ferrovie hanno tutto l’interesse a far viaggiare sicuri e liberi da ulteriori vincoli i treni a lunga percorrenza, ma pure i treni da e per Merano, che vengono fatti viaggiare sia dalla provinciale Sad sia dalla stessa Trenitalia, divisione regionale.
Il progetto del tunnel prima era gestito dalla società dell’Areale ferroviario, poi è stato preso in mano direttamente dalla Sta e portato avanti.

Come precisa Ausserdorfer, il cantiere verrà avviato nel 2021. «Tempi che paiono lunghi, ma la progettazione di tali opere è estremamente complessa, anche per via delle tante autorizzazioni necessarie a livello centrale». Il tunnel verrà completato entro il 2023 e verrà messo in opera nel 2024.

A trarne vantaggi saranno anche i treni locali da e per la Bassa Atesina, che non saranno più per così dire in concorrenza con la linea per Merano, che viaggerà su un proprio binario.

Questa galleria sarà prodromica a tutti gli altri progetti o meglio idee progettuali: dallo spostamento del tracciato della linea per Merano con nuova fermata all’ospedale San Maurizio fino allo spostamento dei binari dell’areale ferroviario.

Il nuovo tunnel comporterà anche lavori di sistemazione al di fuori dei binari, per così dire in città. Verranno rinforzati i sottopassi ferroviari di via Roma e di via Santa Geltrude.

Si monteranno nuove barriere antirumore. Infine, verrà dismessa l’attuale area ferroviaria esterna, lungo viale Trento.













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