Anziani, denunciate le prime truffe con i rilevatori di gas 

Si tratta di apparecchi non necessari che costano 300 euro Indaga la polizia locale: «Diffidate e chiamate il comando» 


di Fabio De Villa


BRESSANONE. I truffatori, è proprio il caso di dirlo, sono sempre dietro l’angolo e non sanno davvero più cosa inventarsi per raggirare le persone più deboli, in particolare gli anziani. Proprio in questi giorni lil comando di polizia locale di Bressanone sta ricevendo una serie di segnalazioni per truffe ai danni di alcuni residenti da parte di presunti rilevatori di gas. Con il tesserino in bella vista, la parlantina sciolta e un modo di fare che, almeno di primo acchito, ispira fiducia. Stiamo parlando dei venditori di rilevatori di gas, che già da qualche anno in diversi parti d’Italia, si presentano nelle case, soprattutto se abitate da persone anziane, e raccontano di fantomatici obblighi di legge, riuscendo a piazzare strumenti del valore di una ventina di euro l’uno, a 300 euro al pezzo. «L'allarme è reale e tutti i cittadini devono prestare massima attenzione – fanno sapere dal reparto di pg al comando della polizia municipale – Questi malfattori attaccano nei condomini una comunicazione, solitamente sopra un foglio formato A4, nel quale avvisano gli abitanti dello stabile che a breve passerà un loro incaricato e di accoglierlo educatamente. Attenzione, perché si tratta di una truffa vera e propria. In realtà si tratta di individui che vogliono vendere fantomatici rilevatori per eventuali perdite di gas e monossido di carbonio atti ad evitare incendi o altri tipi di incidenti domestici. Questa truffa a Bressanone ha già provocato qualche vittima, tutti anziani che, in buona fede, hanno speso circa 300 euro a testa».

La polizia locale raccomanda, quindi, di prestare la massima attenzione e di contattare immediatamente lo stesso comando se si dovesse venire in contatto con questi individui. Si tratta di truffe che hanno già fatto il giro del sud e centro Italia e che si stanno ora spostando anche al nord.

Una volta convinte le vittime – elencando le sanzioni a cui i malcapitati sarebbero andati incontro in caso di mancato acquisto, dei prodotti proposti – i malfattori montano i propri apparecchi e poi obbligano i clienti a pagare un importo, spesso tramite Pos con tanto di bancomat e carte di credito, riuscendo in questo modo a prelevare importi ingenti.

In realtà a Bolzano ci sono state segnalazioni di queste vere e proprie truffe anche lo scorso anno ma per Bressanone si tratta di una novità relativa. È doveroso, pertanto, prestare la massima attenzione.

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