Avviato un progetto di coworking a Bressanone

BRESSANONE. Il “Coworking” arriva anche a Bressanone. Il Consiglio comunale, infatti, nella sua ultima seduta ha discusso e approvato proprio la nascita del cosiddetto “coworking space”. In pratica,...



BRESSANONE. Il “Coworking” arriva anche a Bressanone. Il Consiglio comunale, infatti, nella sua ultima seduta ha discusso e approvato proprio la nascita del cosiddetto “coworking space”. In pratica, per incentivare progetti innovativi e start-up di imprese in loco, l’amministrazione comunale ha deciso di mettere a bando la gestione di un cooworking space ovvero di un luogo dove più attività possano coesistere condividendo spazi e fare rete attivando sinergie. “Il Coworking è uno stile lavorativo che coinvolge la condivisione di un ambiente di lavoro, spesso un ufficio, mantenendo un'attività indipendente – spiega il sindaco Peter Brunner – A differenza del tipico ambiente d'ufficio, coloro che fanno coworking non sono in genere impiegati nella stessa struttura lavorativa ma sono per lo più professionisti che lavorano a casa, liberi professionisti o persone che spesso operano da soli. Con l'approvazione del progetto Coworking, il Comune si pone come obiettivo quello di rendere più attrattiva l’offerta lavorativa e di conseguenza aumentare la qualità di vita a Bressanone”.

La proposta è stata approvata dal Consiglio all’unanimità ed ora la giunta comunale lavorerà alla stesura del bando per l’erogazione del servizio. “Il nostro bando sarà destinato a chi abbia voglia di mettere a disposizione un immobile da condividere – conclude il sindaco – Una volta individuato l'immobile, in centro o anche in zona industriale, il Comune farà da tramite per mettere in contatto il proprietario con i giovani che vogliano mettersi in gioco con un progetto innovativo, tecnologico e non abbiano gli spazi dove lavorare. Insomma, il Comune parteciperà alle spese dell'affitto con l'obiettivo di sostenere chi abbia la voglia di creare una nuova azienda di alto profilo e di qualità. Gli interessati saranno messi in graduatoria, anche in base all'innovazione del progetto proposto, e poi potranno lavorare negli stessi spazi, pur restando indipendenti".(t.c.)













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