Bernardi rilevò lo «Stella» nel Dopoguerra

Il primo cinema a Bressanone venne realizzato verso gli inizi del 900: fu Emil Kubicek, un meccanico cecoslovacco, che su consiglio di un suo amico ebreo di Vienna sistemò qualche panca, un...



Il primo cinema a Bressanone venne realizzato verso gli inizi del 900: fu Emil Kubicek, un meccanico cecoslovacco, che su consiglio di un suo amico ebreo di Vienna sistemò qualche panca, un proiettore e lo schermo in una cantina di via Fienili, al piano terra della trattoria “Corona d’oro”. Questa rudimentale sala riscosse un successo immediato, aiutato anche – si fa per dire – da un’accesa campagna anti-cinema montata dal clero per la salvaguardia della purezza delle anime. Nel 1909, con i primi guadagni, si trasferì in una sala più ampia, situata nello stabile posto all’angolo di viale Stazione con via Santa Croce, e nel 1913 decise di costruire un nuovo cinema, quell’edificio che ospita oggi l’officina Nardello. Con la guerra, poi, la città si riempì di soldati, che riempirono le casse del cinema di viale Stazione. Nel 1925, poi il proprietario dell’albergo Stella di via Mercato Vecchio, Robert Kinigardner, decise di far concorrenza al cecoslovacco, e trasformò in cinema la sala da ballo del suo albergo. Nel dopoguerra, poi, lo “Stella” venne rilevato da Gino Bernardi. Nella foto l’ex Astra, sempre di Bernardi. (Lu.ma.)













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