Bressanone sud, progetto fermo al ministero dal 2015 

Costa: «È tutto legato al rinnovo della concessione». C’è un cauto ottimismo A beneficiarne saranno diverse aziende locali ma anche il Comune di Chiusa


di Massimiliano Bona


BRESSANONE. Dopo il via libera dell’Europa – a settembre - c’è un cauto ottimismo sul rinnovo della concessione dell’A22, a cui è legato a filo doppio anche il progetto esecutivo per la realizzazione del casello di Bressanone Sud, fermo al ministero dal 2015 (allora al Governo c’era il Pd), come conferma il direttore tecnico Carlo Costa. «In ballo non ci sono manutenzioni straordinarie e non è certo una questione di sicurezza, pertanto A22 non può procedere autonomamente. La realizzazione del casello di Bressanone Sud va considerata, dunque, un ampliamento». Il via libera del Comune di Velturno alla modifica del Puc risale addirittura al marzo 2011. Parlare di iter sofferto, in questo caso, è quasi un eufemismo. I benefici sarebbero notevoli. «Penso - prosegue Costa - alle grandi aziende della zona industriale di Bressanone (Progress ecc.) ma anche a chi vive a Chiusa: il traffico e le emissioni sulla Statale sono destinati a scendere. Dal punto di vista turistico avere un casello in uscita in città sarebbe un plusvalore non da poco».

Tutto è legato, in assoluto, al via libera del nuovo Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli ma ci sarebbe già un accordo sostanziale.

Gli interventi previsti. Il progetto in questione prevede costi per 5 milioni e 905 mila euro per un totale di 440 giorni di lavoro. L’uscita dalla carreggiata nord, sarà realizzata ad est dell’autostrada, tra l’arteria e il fiume Isarco (l’area è attualmente occupata da un impianto di frantumazione della ghiaia). Il collegamento con la viabilità ordinaria avverrà sul ramo di raccordo tra l’esistente rotatoria ad est del cavalcavia di Albes e l’entrata in direzione nord. Ad est del piazzale di stazione è prevista la realizzazione di un parcheggio riservato al personale, il cui accesso sarà garantito da una nuova strada. La nuova uscita sarà composta da tre piste, una dedicata agli utenti Telepass e due multifunzione automatiche. Una delle tre piste sarà dimensionata per i trasporti eccezionali.

Le ultime modifiche. Nell’ottobre 2016 è stato trasmesso al Ministero il progetto definitivo aggiornato sulla base di richieste del Mit. Da allora, poi, più nulla o quasi.

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