IL CASO

Colle Isarco, ai bagni della stazione solo con 5 euro di cauzione

Il sindaco Franz Kompatscher: "La scelta di chiudere i bagni a chiave è mia. Eravamo diventati ostaggio di una clochard che si era chiusa per ore in bagno. Ma la cauzione non è stata una mia scelta: il cartello scomparirà"



BRESSANONE. Il cartello – in tre lingue – parla chiaro e recita testualmente: «Le chiavi dei bagni sono disponibili presso il bar Buffet della stazione: sarà richiesta una cauzione di 5 euro».

Contrariati alcuni viaggiatori, che hanno chiamato la redazione dell'Alto Adige. E chi viaggiava ieri pomeriggio, non ha potuto nemmeno andare in bagno perché il bar era chiuso. Un disservizio bello e buono, che il sindaco Franz Kompatscher – che si è candidato nella lista Svp per le prossime elezioni provinciali – ha spiegato con alcuni curiosi retroscena.

«La scelta di chiudere i bagni a chiave è mia. Ho detto al gestore di farlo perché eravamo diventati ostaggio di una clochard che si era chiusa per ore in bagno e in ascensore e ci aveva fatto dispetti che risparmio ai lettori. Ho scritto alla polizia e ai carabinieri per denunciare una situazione a mio modo di vedere davvero incresciosa».

Tutto bene, sindaco, ma la cauzione di 5 euro? «No, quella non è stata certo una mia scelta. Ed è una decisione che non condivido affatto. I viaggiatori devono poter andare in bagno anche senza avere cinque euro in tasca».

Quindi chiamerà il gestore? «Certo, quel cartello sparirà, ma non ho problemi a denunciare alla provincia intera una situazione che era diventata insostenibile, anche dal punto di vista igienico. Di qui la decisione di chiudere i bagni a chiave».













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