Dalle Belle arti arriva l’ok al Giardino di Heller 

Il futuro del grande parco. Ora il Comune pensa a finanziamenti, progetto esecutivo e bando «Ogni passo va preparato per agire in modo corretto e coinvolgere tutte le parti interessate»


Tiziana Campagnoli


Bressanone. Importante passo in avanti nel programma lanciato dall’amministrazione comunale di Bressanone per la sistemazione del Giardino Vescovile. Il sindaco Peter Brunner, ieri mattina, ha infatti spiegato che la Ripartizione per i beni culturali ha dato un parere preliminare positivo in merito alla proposta di riqualificazione del Giardino vescovile secondo le idee dell’austriaco André Heller, come già deliberato dal consiglio comunale senza voti contrari, e che quindi “ora il Comune può pensare ai finanziamenti”.

“Con il parere preliminare positivo da parte delle Belle arti, il Comune potrà presentare la domanda di finanziamento alla Provincia – spiega Brunner – In questo modo, una volta ottenuti i contributi, potremo procedere con la progettazione concreta e con il bando dei lavori”.

Ricordiamo che nel corso dell’ultimo anno si sono svolti numerosi colloqui e incontri con i responsabili dei beni culturali della Provincia per adattare la proposta di André Heller in base alle indicazioni e ai suggerimenti arrivati dai responsabili della Ripartizione.

“È stato un dialogo importante – continua il sindaco - così come importante è stato il confronto con il Museo Diocesano-Palazzo Vescovile in quanto il giardino è e rimarrà parte integrante di questo insieme storico, come area aperta/esterna del Palazzo vescovile, e dovrà essere concepito in questo senso”.

Il sindaco Brunner tiene a sottolineare la stretta collaborazione e l'intenso scambio avviati e sviluppati anche con l’associazione dei giardinieri dell’Alto Adige, con un coinvolgimento per la pianificazione/selezione delle piante, e con un’esperta della scuola Laimburg, “che ha l’incarico di seguire e coordinare questa collaborazione”

“Abbiamo parlato con tutti, anche con gli artisti altoatesini – precisa ancora Brunner - Questa via del dialogo, imboccata dal Comune sin dall’inizio, richiede tempo, ogni passo va ben pensato per garantire di agire in modo corretto e coinvolgendo i diversi soggetti interessati”.

Il Comune non ignora comunque le firme raccolte dal comitato che si oppone al progetto, il gruppo di Iniziativa per il futuro del Giardino vescovile, che tra l’altro ha programmato un incontro il 27 marzo.

“Il Comune resta aperto al dialogo, per ascoltare anche per le proposte del Gruppo d’Iniziativa – conclude il sindaco – Per questo motivo parteciperò alla serata del 27 marzo al Forum organizzata proprio da Iniziativa. Non presenterò un progetto, ma informerò i presenti sullo stato delle cose e sui prossimi passi programmati”.

Il Comune attende ora la risposta ufficiale degli uffici provinciale per il finanziamento, visto che questa è la base per proseguire con la progettazione e avviare i primi lavori, ad esempio di modellamento. Nei prossimi mesi saranno fornire informazioni più dettagliate al consiglio e alla cittadinanza.













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