VIPITENO/BRESSANONE. La Guardia di Finanza, guidata dal colonnello Gabriele Procucci, ha inferto un altro duro colpo al traffico di gasolio di contrabbando. Sono stati sequestrati, infatti, alla barriera autostradale di Vipiteno 26 mila litri destinati ad un deposito clandestino nel Centro Italia. A trasportare il carburante era un camion con targa lituana proveniente dalla Germania che sulla carta era diretto ad una società in provincia di Napoli, sulla quale saranno fatti ulteriori accertamenti. «Il controllo dei finanzieri di Bressanone - assicura il comandante provinciale della Finanza, il colonnello Procucci - rientra nella più ampia attività di prevenzione e contrasto al fenomeno del contrabbando di oli minerali. Certo, è chiaro che il Brennero, con 13 mila mezzi in entrata e in uscita ogni anno, è un sito da presidiare costantemente». L’autoarticolato viaggiava in direzione sud ed era arrivato nei pressi della barriera di Vipiteno. I due camionisti bielorussi hanno dichiarato di trasportare olio lubrificante ed hanno esibito a supporto documenti almeno apparentemente in regola. I successivi controlli dei Baschi verdi hanno confermato i sospetti iniziali. «Non si trattava di olio lubrificante ma di una partita di 26 mila litri di gasolio da autotrazione, non dichiarato e per la quale non era stata pagata l’imposta sulla produzione o sul consumo di prodotti energetici (l’accisa ndr), per un valore di sedicimila euro».

Durante gli accertamenti le Fiamme Gialle hanno anche avuto modo di constatare che il carburante era diretto ad un non meglio precisato deposito del Centro Italia. Indagini e accertamenti sono ancora in corso. Al momento non sembrano esserci elementi a sufficienza per parlare di un traffico (diffuso) di gasolio di contrabbando, ma le indagini già avviate potrebbero portare a risultati di rilievo. I finanzieri della compagnia di Bressanone hanno sequestrato sia il camion che il gasolio e i due guidatori sono stati denunciati per il reato di «sottrazione fraudolenta al pagamento delle accise».

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