Salvi per miracolo 4 scialpinisti bloccati dalla tempesta di neve 

Il recupero a 2 mila metri in val Ridanna. L’elicottero è dovuto rientrare in fretta per le condizioni meteo proibitive Il capo del soccorso alpino: «Due dei quattro - tra i 30 e i 40 anni - erano già ipotermici. Volevano scavare e calarsi in una buca»


Massimiliano Bona


Val ridanna. «Non avevano la cartina, erano bloccati a ridosso di una cascata di ghiaccio e avevano sbagliato strada: non so dirvi davvero se – in quelle condizioni, in mezzo ad una bufera di neve – sarebbero sopravvissuti o meno»: a dirlo è Philipp Braunhofer, uno dei nove eroi del soccorso alpino della val Ridanna che sabato sera ha sfidato condizioni meteo davvero proibitive per andare a recuperare ad oltre 2 mila metri di quota quattro sci-alpinisti tedeschi che si erano persi durante una tempesta di neve sulla cresta di confine.

Erano partiti alle 8 dal ghiacciaio di Stubai.

I quattro sci-alpinisti erano saliti di buon mattino dal versante austriaco del ghiacciaio di Stubai e intendevano raggiungere un amico che li attendeva in val Ridanna. Quando sono arrivati sulla cresta di confine hanno capito che la situazione era (molto) critica. «Stava nevicando, c’erano raffiche di vento - spiega Braunhofer - e il termometro ha raggiunto poco dopo i 6-7 gradi sotto zero. Condizioni, dunque, quasi proibitive per proseguire».

Nei pressi del rifugio Vedretta Piana i quattro amici hanno perso l'orientamento. Verso le 20, seriamente preoccupati per la loro sorte, hanno lanciato l'allarme.

Il Pelikan 2 è rientrato alla base per il maltempo.

A causa delle proibitive condizioni meteo l'elicottero Pelikan 2, attrezzato per il volo notturno, è dovuto rientrare in fretta e furia alla base. A quel punto si è deciso di cercare di raggiungere i quattro con gli sci.

«Sono state mobilitate in totale una ventina di persone - prosegue il capo del Brd della val Ridanna - di cui nove con gli sci ai piedi e gli altri alla base per gestire collegamenti e parte logistica».

Inviate le coordinate con il telefonino.

Solamente verso le 23 il soccorso alpino di Ridanna ha localizzato gli scialpinisti grazie soprattutto alle luci che avevano sui caschetti. Raggiungerli, poi, non è stato facile. «Non avevamo la certezza che fossero loro, ma eravamo fiduciosi».

Due erano in ipotermia: «Volevano scavare una buca».

In quei momenti i quattro scialpinisti si stavano anche preparando al peggio. «Volevano - prosegue Braunhofer - scavare una buca nella neve per non gelarsi ma quando siamo arrivati due di loro erano già ipotermici. Diciamo che il nostro arrivo è stato provvidenziale».

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













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