I DATI

Case Ipes, gli stranieri sono solo il 9,8%

Provincia ed Eurac: «I dati contro le fake news». 



BOLZANO. È di 138 pagine il Rapporto su immigrazione e integrazione in Alto Adige 2016-2017, elaborato da Provincia (Servizio di coordinamento per l’integrazione) ed Eurac.Il punto per l’assessore all’Integrazione Philipp Achammer è questo: battere sui numeri contro le fake news e la propaganda. 

E così i dati, riferiscono i ricercatori, dicono ad esempio che «non esiste una “invasione” di musulmani: rappresentano un terzo degli stranieri che vivono in Alto Adige» e la molto discussa spesa sociale a favore di stranieri è in calo: nel 2017 rappresentava l’8,7% del totale. Gli stranieri (anche Ue) residenti in Alto Adige sono in aumento, ma non nell’entità stimata: dall’8,9% della popolazione nel 2016 (47.325 persone) al 9,1% del 2017 (48.470 persone). La Provincia ha sostenuto con circa 300.000 euro 21 progetti nel campo dell’integrazione, realizzati soprattutto a livello comprensoriale e comunale.

I DATI. Gli stranieri, anche comunitari, residenti in Alto Adige sono dunque il 9,1% della popolazione. In calo tra 2016 e 2017 la concessione della cittadinanza italiana: da 2.045 a 919 nuovi cittadini. Gli stranieri nati in Italia sono il 13,9% del totale della popolazione straniera in Alto Adige.

IL WELFARE. Roberta Medda (Istituto sui diritti delle minoranze dell’Eurac) sottolinea il calo delle spese nell’ambito sociale a favore degli stranieri, che passano dal 15,3% del totale del 2016 all’8,7% del 2017. In calo anche i contributi per l’acquisto della prima casa: nel 2017 sono state 28 le pratiche per cittadini stranieri, rispetto a 1.015 per cittadini italiani. Questi i dati di assegnazione degli alloggi Ipes: dall’11,7% (2016) al 9,8% (2017) . Gli accessi al pronto soccorso di cittadini stranieri sono l’11,6% del totale

IL LAVORO. Gli occupati stranieri sono il 13,3%. Alto il tasso di disoccupazione con il 14,3% per i cittadini non Ue contro il 2,4% di italiani e cittadini Ue. Superiore alla media è anche il numero di vittime di infortuni sul lavoro: 5,6% cittadini Ue (non italiani), contro il 11,8% di cittadini non Ue.

LA CRIMINALITÀ. Tra i detenuti gli stranieri sono il 75,7% (81 persone). Un dato che risente delle maggiori difficoltà ad accedere a misure alternative. I denunciati o arrestati sono stati il 43,3%, pari a 3.510 persone. Gli stranieri sono anche vittime di reati: 1.369 hanno subito furti, 163 lesioni dolose.

LA SOLIDARIETÀ. E poi c'è Heiner Oberrauch che racconta così la sua scelta di impegno: «Cosa ha fatto la generazione precedente alla mia per impedire il fascismo e il nazismo? Non volevo che i miei nipoti un giorno mi rinfacciassero che siamo rimasti indifferenti alla morte di migliaia di persone nel mediterraneo». L’orto della Salewa coltivato da richiedenti asilo è l’esempio di come solidarietà produca solidarietà. «Si è creata una rete virtuosa di aziende e persone che danno una mano». L’orto, con le verdure messe in vendita, ha avuto successo e verrà replicato. Oberrauch: «Ogni epoca ha i suoi problemi cui dobbiamo rispondere».













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