FAMIGLIA

Congedi parentati dei padri, prorogato l'assegno al nucleo familiare +

Diventa "strutturale" l'assegno al nucleo familiare + che agevola il congedo parentale dei padri. Contributo integrativo anche per i nati dopo il 2019



BOLZANO. Dal 2016 le famiglie in cui entrambi i genitori hanno utilizzato una parte del congedo parentale possono fare richiesta di un contributo economico. Il contributo integrativo dell'assegno provinciale al nucleo familiare, denominato assegno provinciale al nucleo famigliare +, dal 2016 è stato utilizzato da oltre 230 famiglie con un'erogazione media per nucleo di 1.270 euro.

La Giunta provinciale ha deciso di trasformare questo progetto pilota, che doveva concludersi alla fine del 2018, in un sostegno strutturale alle famiglie e di renderlo quindi disponibile anche per i nati successivamente al 1° gennaio 2019. «I riscontri positivi espressi dai genitori hanno posto in evidenza l'importanza di questa misura. Per tale ragione abbiamo deciso di trasformarla in un sostegno economico strutturale», spiega l'assessora competente, Waltraud Deeg.

L'assegno provinciale al nucleo familiare + costituisce un'integrazione dell'assegno provinciale al nucleo familiare spettante a nuclei con figli di età compresa fra 0 e 3 anni, nelle quali i padri, lavoratori nel settore privato, usufruiscano del congedo parentale. Il contributo integrativo di 800 euro mensili spetta al padre nel caso in cui nel periodo del congedo non percepisca alcune retribuzione; la misura prevede un contributo integrativo di 400 euro nel caso in cui il padre percepisca durante il congedo sino al 30% della retribuzione, mentre è di 600 euro mensili nel caso in cui il padre percepisca il 30% della retribuzione solo per una parte del congedo parentale.

«Un criterio importante per l'assegnazione del contributo integrativo è rappresentato dal fatto che la mancanza di una o più mensilità può spesso rappresentare un ostacolo alla fruizione del congedo parentale da parte dei padri. Il contributo integrativo va nella direzione di sostenere i giovani genitori nel loro suolo educativo» afferma l'assessora. 













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