CORTE DEI CONTI

Conto da 126 mila euro per malattie simulate

Davanti alla Corte dei Conti un caporalmaggiore degli alpini. In due anni 39 certificati medici, ma lavorava per altri e portava pesi



BOLZANO. Avrebbe tratto in inganno l’amministrazione militare per circa due anni lamentando dolori invalidanti a seguito di un’ernia (in realtà molto meno grave di quanto segnalato) con conseguente sindrome depressiva. 

Al centro del caso c’è un caporalmaggiore degli alpini, al tempo dei fatti in servizio presso il quinto reggimento di Vipiteno, seguito, filmato e fotografato dai carabinieri durante il periodo di malattia mentre effettuava lavori per terzi sollevando e trasportando pesi anche rilevanti che mai avrebbero potuto essere compatibili con il presunto dolore patito. 

Sotto il profilo penale il militare è stato condannato con sentenza definitiva (truffa militare pluriaggravata per simulazione di infermità) ad un anno e sei mesi di reclusione (diventata irrevocabile nel marzo di due anni fa) con condizionale subordinata alla prestazione di 200 ore di attività professionale non retribuita a favore della collettività.

Ora è però la magistratura contabile a presentare il conto. Sulla base della segnalazione del tribunale militare di Verona, la Procura presso la Corte dei Conti di Bolzano ha infatti avviato un procedimento con una richiesta risarcitoria complessiva di 126.676 euro, a cui andranno aggiunti interessi ed inevitabile rivalutazione monetaria. Il conto è il frutto di una doppia valutazione monetaria da parte della Procura contabile. 

 













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Valeria Frangipane

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