2 PER 1000

Crollano i versamenti ai partiti: Svp partito preferito, ma "dimezzato"

Drastico calo rispetto all’anno scorso del numero di cittadini che scelgono di sostenere la politica. Boom della Lega e soprattutto del suo segretario



BOLZANO. L’effetto Salvini si abbatte anche sul 2 per 1000 regionale, ovvero quella parte della dichiarazione dei redditi che i cittadini decidono di destinare al sostegno dei partiti politici. I dati - pubblicati di recente dal Ministero delle Finanze - si riferiscono alle dichiarazioni presentate nel 2018 (relative a redditi 2017) e delineano un quadro abbastanza fosco per i partiti: le “donazioni” in Trentino Alto Adige sono in netto calo nel complesso benché qualche partito tenga.

Ma ciò che balza subito agli occhi è l’exploit della «Lega per Salvini premier», il nome scelto dalla Lega per presentarsi alle elezioni politiche dell’anno scorso. Il traino del cognome del leader nel simbolo, oltre che nelle urne, ha avuto i suoi effetti anche durante la compilazione delle dichiarazioni dei redditi visti i dati raccolti dal Mef. La Lega di Salvini è stata scelta in regione da 3.331 contribuenti. Se poi si sommano i dati relativi alla «Lega Nord» (quindi senza “Salvini premier” nel simbolo) il Carroccio porta a casa il 2 per 1.000 di quasi 4.700 contribuenti regionali, un dato non lontano dai 5.933 del Partito Democratico che subisce un pesante calo rispetto al 2017 quando era stato scelto da 7.153 cittadini.

L’Svp si conferma il partito più scelto in assoluto in regione, ma rispetto alle dichiarazioni dell’anno scorso subisce un autentico tracollo passando da 477 mila euro incassati (per un totale di 24.139 scelte valide in Italia) a 287 mila e 11.311 contribuenti, tornando sostanzialmente sui valori delle dichiarazioni 2016 (redditi 2015) quando incassò poco più di 234 mila euro. Da notare l’assenza del M5S che ha rinunciato a questa forma di finanziamento.













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