IL DELITTO

Donna uccisa in Val Gardena, il marito resta in carcere

Paolo Zoni si avvalso della facoltà di non rispondere in occasione dell'odierna (17 agosto) udienza di convalida 



BOLZANO. Diciannove colpi di arma da taglio, due dei quali hanno raggiunto il cuore: così è morta Rita Pissarotti, la 60enne di Parma, trovata senza vita lo scorso 14 agosto nella camera d'albergo, a Santa Cristina in Val Gardena, in cui stava trascorrendo le vacanze con il marito Paolo Zoni, 64 anni, ora indagato per omicidio volontario.

Al carcere di Bolzano si è tenuta l'udienza di convalida: Zoni si è avvalso della facoltà di non rispondere. I giudice per le indagini preliminari ha confermato il fermo per il 64enne di Parma e ha disposto l'ulteriore detenzione nella casa circondariale di Bolzano. Sulla base degli atti vi sono fondati dubbi sulla capacità di intendere e di volere dell'indagato.

La procura della Repubblica di Bolzano, come si legge in una nota, acquisirà la cartella clinica sia dell'indagato sia della vittima. Non appena la documentazione sarà a disposizione, verrà presentata al giudice un'istanza di incidente probatorio per chiarire le seguenti questioni: se l'indagato è in grado di partecipare al processo; se al momento della commissione del reato era capace di intendere e di volere; se, in caso di incapacità, sia da considerare socialmente pericoloso. 













Altre notizie

Attualità