la pandemia

In Alto Adige oltre 8mila dosi di vaccino in sette giorni. L’assessore Widmann: «Proiettati verso l'autunno»

Il numero totale di dosi somministrate è superiore al mezzo milione. Il direttore Zerzer: « solo le vaccinazioni possono proteggere la collettività e arginare le infezioni. Ecco perché abbiamo aumentato la nostra offerta di vaccini e sono lieto di costatare la crescita delle richieste»



BOLZANO. Il numero totale di dosi somministrate in Alto Adige, nella giornata di giovedì 29 luglio, era 540.989 e questo significa che, rispetto alla settimana precedente, sono state effettuate altre 18.635 vaccinazioni.

Anche se in maniera meno repentina, i numeri crescono costantemente, tanto che negli ultimi sette giorni il numero delle prime dosi di vaccino è aumentato di 8.540 unità. Inoltre, nello stesso arco temporale, 10.095 persone hanno ricevuto la loro seconda dose portando a 270.787 il numero di cittadini e le cittadine completamente vaccinati, dato che corrisponde al 57,7% della popolazione vaccinabile.

L'assessore provinciale Thomas Widmann: «Proiettandoci verso l'autunno, è importante prevenire il più possibile la minaccia di un aumento del numero dei contagiati da Covid con un conseguenziale carico sul sistema sanitario. Ecco perché continueremo a mettere in campo campagne di vaccinazione mirate come i Vaxbus e le giornate vaccinali nei Comuni. Ciò al fine di immunizzare il maggior numero possibile di persone. Ogni vaccinazione è un piccolo passo verso una maggiore protezione per tutti e l'unica possibilità che abbiamo per mantenere quelle libertà che abbiamo riconquistato».

Il direttore generale Florian Zerzer: «È piuttosto evidente che, come i paesi europei limitrofi, anche l'Italia stia adottando criteri sempre più severi nei confronti delle persone non vaccinate, sia per quanto riguarda la possibilità di prendere parte alle attività di svago nel tempo libero ma anche, ad esempio, per viaggiare. È opinione comune che solo le vaccinazioni possono proteggere la collettività e arginare le infezioni. Ecco perché abbiamo aumentato la nostra offerta di vaccini e sono lieto di costatare la crescita delle richieste nelle ultime settimane».













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